Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Alzai lo sguardo al cielo, chiusi gli occhi, allargai le braccia e, in un insano raptus di libertà, abbracciai le nuvole.
Composta venerdì 3 gennaio 2014
Alzai lo sguardo al cielo, chiusi gli occhi, allargai le braccia e, in un insano raptus di libertà, abbracciai le nuvole.
L'amore è un presentimento di felicità, la prescienza di un'esplorazione emotiva senza ritorno.
Il sospetto fagocita diffidenza e vomita sfiducia.
"Che si fa, sali su da me o vengo io da te?" - disse la mente al cuore.
Il corteggiamento non è un mezzo per raggiungere uno scopo, ma un viaggio lungo una vita, è esso stesso lo scopo. L'amore muore quando i sospiri latitano e le certezze presumono.
Un fragile dolore unisce gli animi più di quanto possa fare una travolgente gioia.
L'utopia all'orizzonte abbaglia di fascino le certezze davanti agli occhi.
Inseguiamo l'impossibile perché temiamo il semplice.
Dal tuo sguardo non si torna indietro, sei quel punto della mia vita dal quale le mie emozioni rotolano incontrollabili in discesa.
La vita inizia a finire quando l'abitudine diventa un'attitudine.