Scritta da: Jo Chiaro
Il mio viaggio non ha inizio qui e continuerà fino a che l'ultima stella dell'universo non si sarà spenta.
Composta venerdì 1 luglio 2016
Il mio viaggio non ha inizio qui e continuerà fino a che l'ultima stella dell'universo non si sarà spenta.
Ovunque tu vada, ricordati di riportare te stesso.
Gli esseri umani spesso mi mal sopportano; ma gli animali ben spesso mi adorano.
Chi viaggia in terre lontane non è più se stesso ma diviene forestiero agli occhi di chi straniero dovrebbe essere.
Voglio respirare ogni giorno aria d'aprile e quando le intemperie della vita mi faranno cadere, mi rialzerò aggrappata al timone di me stessa, perché sono una donna forte, forte e libera come il vento. L'inverno sarà una splendida stagione, piena della bellezza della neve e delle luci del Natale.
Sottile s'adagia il riflesso di un pensiero sul filo del discorso.
Una virgola, sono solo una virgola che cade addosso a una parola stonata. Tra le pieghe delle parole si celano mari di incertezze, di in - verità, e la matassa non si sbroglia, non s'arriva al sunto delle cose. Non è nel domani, ma nel qui e ora che si vive la vita, perché i secoli passano e noi moriamo, ogni notte, noi moriamo.
Imperversa la burrasca nel mio oceano. Venti di tempesta imperano in ogni dove. La luna raddoppia le sue maree oggi ed io sono una delle sue figlie di luce, sento pesante il passo lento di un tempo che non m'appartiene. Chi sono? Forse il riflesso cinereo del raggio di una stella morta? Vado a ritroso tra gli anfratti del cuore, tra i cunicoli dell'anima e non mi trovo.
E venne il tempo della mietitura e del raccolto. Le ataviche memorie giacevano sullo sfondo asintomatico di una realtà solo apparente. Una luce di stelle lambiva gli occhi e il suo sguardo era il tempo non concesso, lo spazio non vissuto. Era giunta l'era dell'adesso.
Stavano in fila azzittiti tutti silenzi, persi nei loro cieli. Sconfinatezze allo stato zero li tenevano uniti, aggregati, nell'aria alcun echeggio di parole. Tremavano al suono di un'emozione ed il rimbombo era assordante. Una virgola tra un pensiero diede luce a una speranza, era solo il riflesso di un cuore.