Mi sono immaginata questo momento mille volte ed ora la mia mente è vuota. Sento il mio respiro... i miei pensieri sono troppo sfuggenti per poterli esprimere... Sono incredula. Mi guardi, ti guardo! Tu con lei, io con lui... i nostri cuori però ancora uniti da questo sguardo fulminante che mi stai lanciando... non riesco a spegnere quella fiammella di speranza ancora accesa.
In quella selva buia, la fioca luce di una luna morta coglieva le nostre seduzioni. Metà del rito amoroso lo raccontavano i rantoli delle nostre voluttà; all'altra metà ci pensò il leggiadro spiro dei venti.
Quando osservo l'amore, quando lo sfioro soltanto, mi pare che gli angeli arpeggino il suono del mio giubilo. È meraviglioso! Risorgo esultante dalle mie prigionie. Divengo agata in un baratro di cristallo.
Riempirò la mia vasca da bagno con le tue lacrime, Non sarà necessario aggiungere bagno schiuma o sali profumati, Perché sarà già inebriante sapere che mi sto immergendo nel tuo dolore. Quando uscirò, la mia pelle sarà di nuovo pulita, nuova, risanata anche dai ultimi segni che mi hai lasciato. Sarà poi esaltante togliere il tappo e guardare mentre tutto scivola nelle fogne, portandosi via tutto ciò che ho speso con te. Sarà più vantaggioso il ricordo di una malattia, che il tuo ricordo.
Muore dentro me una poesia nata per te con una lacrima capisco cos'è semplice e splendente amore cresciuto per te noi ci aspettavamo ci servivamo ci cercavamo infine ci stringemmo inizio a nascere l'essere lucente che respirava di dolore era noi un solo uomo infinite sfumature infinite volte in un infinito spazio in un infinito essere.
Dalle viscere della terra sino al firmamento va esalando un canto muto; ozia tra le valli, ondeggia tra i mari, sonnecchia nelle tenebre. Sembra che una mano tenga tutto assieme, facendo danzare questo regno come una benedizione.
Lui era la schiuma dell'onda che sulla riva bagnava ad un tratto il mio corpo, era la luce fioca riflessa negli occhi, di un tramonto quasi spento, era lì, nel vento che respiravo, mentre tra le mani stringevo la sabbia umida; all'orizzonte era la linea che separava ciò che oltre potevo solo immaginare e mentre ascoltavo i rumori del mare, lui era quel brivido sulla pelle che mi abbracciava tutta... Ovunque tu sia... Ti amo.
Guarda la luna, volgi lo sguardo al sole, osserva i confini del tuo corpo. Ora chiudi gli occhi e immagina il triangolo che si è creato nell'universo. Riapri gli occhi. Vedi quanto sei piccolo? Eppure sei riuscito ad immaginare tutto questo.