Venditore d'irreale vita il tuo mondo è lontano dal nostro così fatto di cose non poetiche. Tu voli con le ali di parole leggere, e l'aria che respiriamo invece è molto pesante. C'è ancora un posto per te al mercato dell'Amicizia e dell'Amore?
Quanti autunni hanno soffiato sul cuore ed ora questa brezza che mi sconvolge. Gli odori di marzo che mi rapiscono l'anima e la sospingono in questo bosco declive.
Da domani io non ci sarò più, al Tramonto del Sole la mia Ombra Triste e Solitaria pian piano Scomparirà dal tuo Cuore per Sempre, Lasciando Dietro di se solo una Pozzanghera di Lacrime Amare...
La fiera, la musica, i suoni... Canta una giostrina e si alza il sipario sulle marionette; non dimentico quel giorno, ti avevo con me e tu volevi solo me fra lo zucchero e i sapori.
Da lontano le luci dei pescatori sembrano lucciole smarrite riflesse sul mare. Fra infiniti granelli di sabbia, noi due vestiti di vento mangiamo la luna e beviamo la notte poiché già d'amore siamo sazi.
I profumi dell'oriente circondano le sagome incoscienti della loro audacia. Un'ebbrezza di rose sale alle narici e poi due baci si parlano quella notte come non mai.
Mi raggiungi? Io ti aspetto qui. So che arriverai, manca poco e dove mai potrebbero andare i miei passi? Sfuggi, lasci l'amaro e corri. Cosa è necessario se non quello sguardo nello specchio che mi lasci per addolcire la giornata in una tazzina senza fondo?
Fra i pini nel parco decifro il tuo dire, mentre abile il tuo tocco la mia bocca non fa più pensare. Si lacera il tempo e una lacrima di sudore giunge nel tuo limbo in fiore.
Rosso e nero questo sentimento che avvolge la città illuminata. Strade sconosciute percorre la mia mano nella tua. È qui che vorrei avere radici, sotto questa terra che ogni giorno ti possiede. Vieni torniamo al nido sulla collina e lasciami con te.