La mia coscienza un giorno mi disse: "Credimi, tanto costa vivere, quanto morire. Forse, in questo momento ti senti più vicino alla seconda, ma hai fatto i conti con i tuoi risparmi? La vita non è una stanza dove lasci i tuoi ricordi terreni, no signore, la vita è ben altro, il problema è che l'essere umano non lo ricorda più. Perdendo la coscienza di se stessi, si perde la coscienza di ciò che si ha intorno, cominciando a brancolare in posti inutili. Cosa devi fare? Ascoltami!"
Spesso faccio confusione tra conseguenze e cause. Entrambe non dipendono unicamente da me, ma nella mia vita, volente o nolente io sono la loro "miccia". La causa mi da l'impulso di agire, ma spesso la creo io. Agendo, creo la conseguenza. In base a me stesso, ai miei fini e alle cose che nella vita non posso cambiare, creo una bomba o uno spettacolo pirotecnico.
Se la saggezza è il pane, l'umiltà è la farina e l'esperienza l'acqua. Il carattere è il lievito e il tatto è il sale. La vita è il forno e l'essere umano resta tale!
Dopo una vita insieme cosa poter dire dell'amore. Ho amato mia moglie da quando avevo sedici anni, ci siamo sposati quando ne avevo ventitré, lei è morta l'anno scorso ed io ho ottantacinque anni. Certe volte mi manca, ma l'amo come se fosse ancora qui. Ma cosa dico, mi correggo. Lei è qui: quando preparo la zuppa che le piaceva tanto, mentre pulisco lo specchio dove rifletteva la sua bellezza, mentre rassetto il letto... Dopo sessantotto anni insieme, lei vive dentro di me.
Viene visto come un'opzione; chi lo prova oggi giorno, rischia di sentirsi un debole. Ci sono persone che hanno vissuto in funzione di questa parola, altre sono morte senza poterne assaporare il gusto. Alcuni pensano di poterlo provare col pensiero, altri, si sentono incompleti senza. Spesso lo cerchiamo fuori, negli altri, ma quando succede, col tempo, ritorniamo delusi e soli. L'amore non è fuori, ma dentro di noi! L'amore è quella forza invisibile che ci rende esseri viventi.
Cammino per strada; lo sguardo basso, sento un vociare tranquillo e il ticchettio di tacchi intorno. Perso fra i miei pensieri e gli sguardi sfuggenti, scorgo una ragazza seduta dall'aria persa. Il sorriso innocente le guance rosse lo sguardo sognante e la testa altrove. Son certo sogna o sta viaggiando ma chi le sta vicino chi nel sogno le sta accanto? Non è importante chi non è importante il come questa ragazza sta sognando e nel sogno vive l'amore.
L'amore per un figlio è un impegno, nato da una scelta, in parte oscura, perché quando si pensa a quel piccolo essere in grembo si dimentica che poi diventerà uomo; un uomo con precisa mappa genetica, ma con cromosomi privi delle caratteristiche determinanti relazioni sociali o il rapporto con la madre... quello si costruisce lentamente su sue fili di ragnatela e procede con tortuosità, piene, aridità, restringimenti, linearità proprio come il corso di un fiume verso il mare dove le acque si abbracciano.
Pensare agli altri è una medicina per il proprio cuore. La prima dose la prendi nel momento stesso in cui lo fai; le altre dosi ti guariscono quando meno te lo aspetti.
La bellezza contempla il sogno, il sogno contempla noi, minuscolo granello dell'umanità; ciascuno di noi contempla la vita del mondo... che a sua volta racchiude l'essenza dell'essere.
Mi smarrii nel bosco, preda del verde, cuori pulsanti intorno alla mia figura.
Solo. Un fremito di paura.
E poi... dolci zefiri ammantati di muschio ed aghi di pino... fresche carezze di petali color dell'ambra... lento gorgoglio di un ruscello nascosto alla vista...
E finalmente capii quanto labile fosse il confine tra il sentirsi perduto e l'aver finalmente trovato la propria strada.