Facevo capolino tra la gente sperando di vederti, sorridevo da sola pensando a te, mi tremavano le gambe mentre mi dirigevo verso di te, non sapevo che dire, che fare, sapevo solo che il mio cuore batteva forte, sapevo solo che le mie labbra da troppo tempo aspettavano le tue...
Ci sono giorni in cui non riesco ad opporre resistenza ai miei pensieri, all'improvviso mi ritrovo costretta a vagare tra essi, nella mia mente formano strade contorte, è difficile percorrerle, ma ancora più difficile è non inciampare nel pensiero di te, provo a cambiare pensiero, a cambiare quindi strada, ma ti ritrovo sempre lì davanti a me, davanti a me, ed io!? Ed io che t'imploro, ti supplico di non guardarmi con quegli occhi, con quello sguardo...
Camminavamo lungo la strada affollata, ma sembrava quasi d'esser da soli, tu parlavi, mi raccontavi un po' di te, io camminavo e cercavo di non pensare d'esser li, proprio con te, avevo fretta, di tanto in tanto i miei occhi rubavano di nascosto il tuo volto, il tuo sorriso, i tuoi occhi, ma camminavo, avevo fretta, fretta di andarmene via da quella strada affollata, dove sembrava troppo, d'esser soli...
Chi mai inventò, la parola per sempre!? Quale fu il reale significato d'essa in questa vita dove nulla è per sempre... Allora, per sempre è una bugia creata per farci illudere che vi sia qualche cosa in questa misera vita che possa perdurare sconfiggendo la corruzione del tempo, dando un senso alle nostre promesse!? Amore mio non promettermi mai che sarà per sempre, mentiresti...
Ricordo che una sera passeggiando sul lungo mare, scorsi una coppia di vecchietti scambiarsi un tenero abbraccio, all'improvviso si fermò il vento, voltandomi vidi i tuoi occhi e una lacrima mi rigò il viso, in quel momento capii, si, capii che un giorno saremmo stati noi quei due vecchietti abbracciati in riva al mare...
Scrivo qualcosa su di te, ma ad un tratto la mia penna cade sul foglio, mi accorgo che la mia mano mi sfiora le labbra con le dita, chiudo gli occhi, sento i tuoi baci, si blocca il respiro, sento il tuo calore, le mie palpebre si schiudono cercando il tuo viso, ma, non ci sei, tu non ci sei, con me ci sono solo questo foglio e questa penna...
L'ombra del passato, mi assale di notte, quando i pensieri vanno come le foglie al vento, quando non ho difesa alcuna... L'ombra del passato è una foto dai colori sbiaditi, che lentamente prende vita, è un abbraccio improvviso, è una lacrima nostalgica, è un cuore che batte un po' più forte, è un perché? Perché proprio adesso? È una confusione, che non termina col suono della sveglia al mattino...
In questa notte non c'è nulla che abbia importanza, ogni problema, ogni pensiero è lasciato fuori da questa stanza, dove si riscoprono i sapori racchiusi nei nostri baci, quante sensazioni e quante emozioni, tra movimenti lenti si riscoprono i battiti racchiusi nelle nostre anime, quanti colori e quanti odori tra sospiri lenti, in questa notte dove non c'è nulla che abbia importanza, si riscopre il senso della nostra essenza...
E passano i secondi, i minuti, le ore, i giorni, i mesi, gli anni, e tu sei sempre qui, ma io? Io dove sono finita? Persa in uno di quei secondi che mandano il cuore al vento, persa in uno di quei minuti dove tutto è perfetto così com'è, persa in una di quelle ore che sanno d'amore, persa in uno di quei giorni d'inverno dove la nebbia nasconde i tuoi occhi, persa in uno di quegli anni, fatto di tanti istanti in uno dei quali, credo di essermi persa...