Scritta da: Michele Gentile
La mia città trova sempre le parole giuste per far tacere la miseria.
Composta domenica 12 agosto 2018
La mia città trova sempre le parole giuste per far tacere la miseria.
Non tutti gli italiani sono come me, ma io sono appunto come loro, tutti loro, e cioè proprio come tutti quanti.
Gl'italiani son'un popolo ch'esiste solo per antagonismo ad altro: o all'avversario dei mondiali di calcio oppure, come questa volta in cui è saltata la qualificazione alla fase finale del torneo, agl'immigrati. Se non ci fossero loro, ci sfalderemmo ancora in campanilistiche faide medievali.
Il Salento è fatto di sabbia e di scogli
di rugiada marina
baciato dal sole e dal vento
io sono il Salento.
Per quanto si possa odiare un italiano, si sarà costretti a elogiarlo ogni giorno, ogni qualvolta ci si siederà a tavola.
Colui che non onora la propria patria, non onora se stesso. W l'Italia (ma l'UE non c'entra nulla).
Come si riconosce un italiano? Quando tutto sta andando in malora se ne fotte, quando tutto è andato in malora fa a botte. Morale? Prima gira la testa e dopo alza la cresta!
Il popolo Italiano è come il capolavoro di Michelangelo, bello ma muto.
Vivo in una terra straniera, ma nel mio cuore batte sempre il tricolore della mia bandiera.
Non dannatevi per la politica e per chi ne fa parte. L'estero conosce noi popolo italiano, non per Renzi, Berlusconi, Salvini o Di Maio. Noi italiani siamo conosciuti per l'arte e per l'opera.