Scritta da: Luca Englaro
in Frasi & Aforismi (Libri)
La lettura è il rapporto fecondo di una comunicazione con il mondo in seno alla solitudine.
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La lettura è il rapporto fecondo di una comunicazione con il mondo in seno alla solitudine.
Esistono due motivi per leggere un libro: uno, perché vi piace, e l'altro, che potrete vantarvi di averlo letto.
Chi fossero i miei compagni di quelle giornate, non ricordo. Vivevano in una casa del paese, mi pare, di fronte a noi, dei ragazzi scamiciati - due - forse fratelli. Uno si chiamava Pale, da Pasquale, e può darsi che attribuisca il suo nome all'altro. Ma erano tanti i ragazzi che conoscevo di qua e di là.
Questo Pale - lungo lungo, con una bocca da cavallo - quando suo padre gliene dava un fracco scappava da casa a mancava per due o tre giorni; sicché, quando ricompariva, il padre era già all'agguato con la cinghia e tornava a spellarlo, e lui scappava un'altra volta e sua madre lo chiamava a gran voce, maledicendolo, da quella finestra scrostata che guardava sui prati, sui boschi del fiume, verso lo sbocco della valle.
Pazza. Irrimediabilmente pazza. Persa e fottuta oltre l'orlo sdrucito del panico. Anni luce dalle geometrie spigolose della prudenza. La sedia e la frusta a dire ai fantasmi su che sgabello saltare.
Qualcuno di noi discende dalle scimmie... altri si ci avvicinano crescendo.
Ma quando è la memoria a perdere qualche cosa, come avviene allorché dimentichiamo e cerchiamo di ricordare, dove mai cerchiamo, se non nella stessa memoria? Ed è lì che se per caso ci si presenta una cosa diversa, la respingiamo, finché capita quella che cerchiamo. E quando capita diciamo: "è questa", né diremmo così senza riconoscerla, né la riconosceremmo senza ricordarla.
Oh, se uno potesse già conoscere l'esito degli avvenimenti d'oggi! Ma basterà che si concluda il giorno, e tutto si saprà.
Bisogna aver cautela con chi è felice.
Voi, dottor Atterdel, non capite niente di uomini e di padri e di figli, niente. E perciò io vi credo. La verità è sempre disumana. Come voi. Io so che non vi sbagliate. Ho pena di voi, ma le vostre parole le ammiro.
Siamo portati ad interpretare le cose in base ai nostri desideri, e non secondo la loro reale portata.