Frasi Libri migliori

Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.


Scritta da: Mela Favale
in Frasi & Aforismi (Libri)
Al quinto giorno, sempre grazie alla pecora, mi fu svelato questo segreto della vita del piccolo principe.
Mi domandò bruscamente, senza preamboli, come il frutto di un problema meditato a lungo in silenzio:
"Una pecora se mangia gli arbusti, mangia anche i fiori? "
"Una pecora mangia tutto quello che trova".

"Anche i fiori che hanno le spine? "
"Si. Anche i fiori che hanno le spine".

"Ma allora le spine a che cosa servono? "
Non lo sapevo. Ero in quel momento occupatissimo a cercare di svitare un bullone troppo stretto del mio motore. Ero preoccupato perché la mia panne cominciava ad apparirmi molto grave e l`acqua da bere che si consumava mi faceva temere il peggio.
"Le spine a che cosa servono? "
Il piccolo principe non rinunciava mai a una domanda che aveva fatta.
Ero irritato per il mio bullone e risposi a casaccio:
"Le spine non servono a niente, è pura cattiveria da parte dei fiori".
"Oh! "

Ma dopo un silenzio mi gettò in viso con una specie di rancore:
"Non ti credo! I fiori sono deboli. Sono ingenui.
Si rassicurano come possono. Si credono terribili con le loro spine... "
Non risposi. In quel momento mi dicevo:
"Se questo bullone resiste ancora, lo farò saltare con un colpo di martello".

Il piccolo principe disturbò di nuovo le mie riflessioni.
"E tu credi, tu, che i fiori... "
"Ma no! Ma no! Non credo niente! Ho risposto una cosa qualsiasi. Mi occupo di cose serie, io! "

Mi guardò stupefatto.
"Di cose serie! "
Mi vedeva col martello in mano, le dita nere di sugna, chinato su un oggetto che gli sembrava molto brutto.
"Parli come i grandi! "

Ne ebbi un po' di vergogna. Ma, senza pietà, aggiunse:
"Tu confondi tutto... tu mescoli tutto! "
Era veramente irritato. Scuoteva al vento i suoi capelli dorati.
"Io non conosco un pianeta su cui c`è un signor Chermisi.
Non ha mai respirato un fiore. Non ha mai guardato una stella.
Non ha mai voluto bene a nessuno. Non fa altro che addizioni.

E tutto il giorno ripete come te: <Io sono un uomo serio! Io sono un uomo serio! > e si gonfia di orgoglio.
Ma non è un uomo, è un fungo! "
"Che cosa? "
"Un fungo! "
Il piccolo principe adesso era bianco di collera.
"Da migliaia di anni i fiori fabbricano le spine.
Da migliaia di anni le pecore mangiano tuttavia i fiori.
E non è una cosa seria cercare di capire perché i fiori si danno tanto da fare per fabbricarsi delle spine che non servono a niente?
Non è importante la guerra fra le pecore e i fiori?
Non è più serio e più importante delle addizioni di un grosso signore rosso?
E se io conosco un fiore unico al mondo, che non esiste da nessuna parte, altro che nel mio pianeta, e che una piccola pecora può distruggere di colpo, così un mattino, senza rendersi conto di quello che fa, non è importante questo! "

Arrossì, poi riprese:
"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda.
E lui si dice: <Il mio fiore è là in qualche luogo>
Ma se la pecora mangia il fiore, è come se per lui tutto a un tratto, tutte le stelle si spegnessero!
E non è importante questo! "
Non poté proseguire. Scoppiò bruscamente in singhiozzi.

Era caduta la notte.
Avevo abbandonato i miei utensili.
Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte.
Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c`era un piccolo principe da consolare!
Lo presi in braccio. Lo cullai. Gli dicevo:
"Il fiore che tu ami non è in pericolo... Disegnerò una museruola per la tua pecora... e una corazza per il tuo fiore... Io... "

Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro.
Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo...
Il paese delle lacrime è così misterioso.

(da "Il piccolo principe")
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    Scritta da: Amore Perfetto
    in Frasi & Aforismi (Libri)
    Uno crede che una volta che le cose vanno bene, che hanno preso l'anda della felicità, la strada sarà sempre in discesa, basta prendere più spinta e la goduria aumenta, diventa vertiginosa, e si sarà sempre più felici finché si raggiunge il trampolino della fortuna e si vola nel nirvana del perfetto culo.
    Non è così.
    Subito dossi, cunette, sassi in mezzo alla strada, e sbandate fuori dai tornanti. E davanti a noi una gran salita che non si vede la cima.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Frasi & Aforismi (Libri)
      [...] "Il pensiero di perdere la mia bambina mi spaventa ogni giorno. Sono perfino nervoso di portarla in macchina per paura di fare un incidente. Giuro che se mai mi troverò nella tua stessa situazione, cioè il divorzio, lotterò fino alla morte per mantenere il diritto di provvedere a mia figlia. Farò l'impossibile per ricordarle che l'amo più di quanto ami me stesso. Non perché è il dovere di padre ma perché desidero farlo per l'amore che provo. E se io e Courtney finiremo per odiarci a morte, saremo entrambi adulti e responsabili a sufficenza da trattarci civilmente in presenza di nostra figlia."
      [...] "Non ricordo mia madre parlare male di te fino a molto tardi, cioè intorno ai miei ultimi due anni di liceo. Ed era un momento in cui tiravo le mie conclusioni e non avevo bisogno di quelle di mia madre. Certo, dopo aver colto il mio disprezzo nei confronti tuoi e della tua famiglia, ha agito sui miei sentimenti senza perdere l'occasione di sfogare le sue frustrazioni verso di te. Ogni volta che parlava male di te le ho sempre fatto capire che non gradivo e che non ce n'era bisogno. Non ho mai preso parti, né con te né con mia madre, perché mentre crescevo provavo un uguale disprezzo per entrambi".
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        Scritta da: Marta Aleotti
        in Frasi & Aforismi (Libri)
        Mi sono seduta e ho pianto. Narra la leggenda che tutto ciò che cade nell'acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli, si trasforma nelle pietre del suo letto.
        Ah, se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente, allora non ci sarebbero più dolore né nostalgia né ricordi.
        Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto. Il freddo dell'inverno mi ha fatto sentire le lacrime sul viso: lacrime calde che si sono confuse con le acque gelate che scorrono davanti a me. In qualche punto, il fiume si unisce con un altro, poi con un altro ancora, finché, lontano dai miei occhi e dal mio cuore, tutte le acque si confondono con il mare.
        Che le miei lacrime scorrano lontano, perché il mio amore non sappia mai che un giorno ho pianto per lui. Che le mie lacrime scivolino via, e solo allora dimenticherò il fiume Piedra, il monastero, la chiesa sui Pirenei, la bruma, i cammini che abbiamo percorso insieme.
        Dimenticherò le strade, le montagne e i campi dei miei sogni: sogni che mi appartenevano e che io non conoscevo.

        Ricordo il mio istante magico, quel momento in cui un "si" o un "no" può cambiare tutta la nostra esistenza. Sembra che sia accaduto tanto tempo fa, eppure è solo da una settimana che ho ritrovato il mio amato e l'ho perduto.
        Sulle sponde del fiume Piedra, ho scritto questa storia. Le mie mani erano gelate, le gambe intorpidite dalla posizione, e io avevo bisogno di fermarmi spesso.
        Forse l'amore ci fa invecchiare anzitempo e ci rende giovani quando la gioventù è passata. Ma come non rammentare quei momenti? Perciò ho scritto, per trasformare la tristezza in nostalgia e la solitudine in ricordi. Perché, dopo aver raccontato a me stessa questa storia, io la potessi lanciare nel fiume Piedra. Era questo l'insegnamento della donna che mi ha accolto. Allora, per ricordare le parole di una santa, "le acque avrebbero potuto spegnere ciò che il fuoco ha scritto".
        Tutte le storie d'amore sono uguali.
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          Scritta da: Edoardo Grimoldi
          in Frasi & Aforismi (Libri)
          Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana, una bella gabbiana. Non ti abbiamo contradetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te sì. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall'uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l'affetto tra esseri completamente diversi.
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