in Frasi & Aforismi (Natura)
Nel deserto il tentatore non è il diavolo, è il deserto stesso: tentazione naturale di tutti gli abbandoni.
dal libro "Diario di scuola" di Daniel Pennac
Natura, un mondo tutto da scoprire dal quale veniamo. Leggi in queste pagine le più belle frasi sulla natura di autori famosi ed emergenti, aforismi, citazioni e pensieri.
Nel deserto il tentatore non è il diavolo, è il deserto stesso: tentazione naturale di tutti gli abbandoni.
Loro hanno allontanato le armonie, loro hanno incendiato i boschi di quest'Isola e bombardato mare e montagne, loro hanno avvelenato l'acqua. Il fiume era cristallo vivo, ora è fiele giallastro. Il bosco degli eucalipti è un deserto di cenere, i pesci dello stagno muoiono boccheggiando con le branchie strangolate dall'alga velenosa, il vento porta l'odore della loro putrefazione. La terra vuole difendersi, e chiede aiuto. Siamo rimasti solo noi ad ascoltarla. E io ho deciso: per salvare la terra, bisogna aiutare gli uomini nel loro sogno di autodistruzione.
Ogni stella è lo sguardo di chi occhi non ha. Per questo non saremo mai soli.
E fu così che dopo ore interminabili di viaggio vi arrivai...
Uno spettacolo incredibile...
Nulla aveva un inizio ed una fine, o meglio, l'inizio coincideva con la fine...
Li era chiaro che il mondo fosse tondo...
Il mio sguardo si perdeva nel suo immenso ed i miei pensieri evaporavano nella devastante luminosità del sole...
Il tempo era svanito. Ero al confine della terra... Ero nel deserto!
Non si può sconfiggere il mare. Vince sempre lui, se vuole.
È arrivata l'estate, tutta la natura goglia e rigoglia a nuova vita ma... perché invece i miei capelli restano innevati?
L'alba è nuda, il tramonto è vestito.
Cominciavo a rendermi conto che "ambiente" non è solo l'insieme di acqua, aria, terra; che non si può considerare l'uomo nel suo rapporto con la natura se non lo si considera anche nel suo rapporto con gli altri uomini, e nel suo rapporto con gli oggetti che fabbrica o con le piante che coltiva.
Il mare in tempesta si agita sempre più se c'è il vento a supportarlo... il problema è quando non c'è vento intorno, ma solo aria sottile che non è in grado nemmeno di muovere una foglia... e non capisci cosa crea quelle onde.
I luoghi dove si ha pianto, dove si ha sofferto, e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere, sono proprio quelli a cui ci si affeziona di più.