Scritta da: lafiorentina
in Frasi & Aforismi (Poesia)
Scrivere è aprire la propria casa, sopravvivere al tempo che divora.
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Scrivere è aprire la propria casa, sopravvivere al tempo che divora.
I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.
Le poesie sprigionano pensieri ed immagini di un mondo parallelo e viaggiano da una mente all'altra, assumendo varie forme e rinnovandosi ogni volta che vengono lette. Sembra quasi che tocchino l'eterno.
Sono stato fortunato: ho incontrato la musica, ho incontrato la poesia, ho incontrato l'arte, ho incontrato le parole. Voglio dire che non ho cercato niente.
Non so scrivere poesie. Allora scrivo emozioni, speranze, sogni.
Affida al cielo le tue preghiere, ai mari la tua poesia e alla terra i tuoi rimpianti.
Non c'è nessun vascello che, come un libro possa portarci in paesi lontani, né corsiere che superi al galoppo le pagine di una poesia. È questo un viaggio anche per il più povero, che non paga nulla, tanto semplice è la carrozza che trasporta l'anima umana.
Io non mi sento poetessa, scrivo semplicemente gli stati d'animo del momento che per natura sono portata a scrutare dentro di me, poi queste riflessioni prendono una forma poetica. Più che una poetessa mi sento una filosofa e che nella mia filosofia c'è un po' di poesia. Le più grandi emozioni le provo maggiormente con le poesie degli altri e da loro imparo molto, le mie le ho tanto macerate dentro che, poi è come se non mi appartenessero più. Il vero poeta non è libero, se non nel magico momento della creazione. Ma penso che in fondo io sono una persona come tante ho anche io mille difetti e le manchevolezze. Devo dire che molto mi viene perdonato dal poeta che in virtù della sua capacità di trasmettere emozioni. Ma ciò non lo mette in salvo. Dalle piccolezze.
Se l'abisso è pieno di luci inizia la poesia.
La poesia è un'emozione, una malinconia, una rabbia che brucia dalla voglia di diventare universale!