Scritta da: Francesco Andrea Maiello
in Frasi & Aforismi (Politica)
Politica all'italiana: il bunga di Silvio, la banca di Boschi e il babbo di Renzi!
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Politica all'italiana: il bunga di Silvio, la banca di Boschi e il babbo di Renzi!
Un politico in campagna elettorale accusa chi lo accusa, e trasforma castelli di carta in cose già fatte, poi quando arriva al governo, incolpa chi lo incolpa, e fa diventare tutte le promesse sogni nel cassetto.
La globalizzazione è lo strumento per la centralizzazione del potere, come farebbe un insegnante che voglia controllare una classe di trecento allievi; formerebbe dei sottogruppi con a capo un alunno a lui fedele in ciascuno di essi, facendo in modo da poter controllare così l'intera classe, dall'interrogato all'ultimo banco. E gli allievi ignari di avere tra di loro gli alleati del padrone, non avranno più altra libertà che quella di alzare la mano per l'appello o ripetere a memoria la lezione impartita.
La politica illuminata persegue l'etica (e presidia i profughi!) E non sta né a destra, né a sinistra, neanche al centro e neppure nei 5 stelle.
Servire un politico è come servire un bambino viziato.
Macron: l'intraprendenza della cultura senza limiti e confini. Trump: l'arretratezza dell'ignoranza con armi e muri!
Ancora queste frasi inutili, "imparate a votare!?" Infatti si vede tra tutti destre e sinistre e partiti vari cosa han fatto in italia. Complimenti ha chi ancora crede alle falsità di qualsiasi personaggio che varca la porta di un'istituzione, se non altro per abbuffarsi e far soldi, per non dir altro. Siamo al default mondiale, non c'è scampo. Paghiamo per ciò che abbiamo distrutto e senza aver imparato nella dalla seconda guerra mondiale. Ormai ahimè esiste solo povertà totale e grandi capitali in mano ai pochi!
Macron: l'uomo giusto contro muri (Trump), nazionalismi (Le Pen), populismi (Salvini) e... libertinismo (Silvio e Holland)!
Il segreto della politica è il controllo del potere, mescolare perfettamente fiducia e scontento, in modo tale da non causare afflati rivoluzionari, né volontà di combattere quel potere con la forza delle sue stesse armi.
La politica vecchia è quella dei dibattiti e dei confronti sul nulla. Le idee limpide non vanno spiegate, se sono chiare si capiscono e si condividono. Basta che le idee ci siano e non si sprechino parole per ciò che poi non si fa. La politica nuova è quella della sintesi che porta ad idee fattibili perché condivise da una maggioranza ancor prima di essere presentate chiaramente. Allora confronti e dibattiti non servono, non ci sono nemici da battere, non ci sono Guelfi e Ghibellini, non si perde tempo dietro alle strategie e ai personalismi. Macchiavelli non è il padre della politica, è il padre delle strategie di potere alterando il senso stesso della Res Publica, dell'Agorà, del pensiero che si concretizza in atti positivi per i più. Per tutti sarebbe utopia.