Siamo figli del progresso, armati di giudizio, immemori del passato. Uomini con il fucile puntato pronti a colpire i nuovi eroi... quelli che un tempo eravamo noi.
Composta lunedì 11 dicembre 2017
Siamo figli del progresso, armati di giudizio, immemori del passato. Uomini con il fucile puntato pronti a colpire i nuovi eroi... quelli che un tempo eravamo noi.
Questa Italia, così corrotta, così iniqua, e questo suo povero popolo, così impegnato a sopravvivere che si è dimenticato di vivere.
In questo mondo di umana merda essere definito animale equivale ad un complimento.
Siamo solo un gregge di pecore che attende il suo pastore.
La nostra è una società che condanna le brave persone. Alla solitudine.
La libera informazione è un diritto del cittadino ed un dovere per l'editore, i giornalisti sono il mezzo di connessione.
È deplorevole pensare di vivere in una società in cui i disonesti e gli ingiusti sono agevolati ed elogiati, mentre gli onesti e i meritevoli, privi di conoscenze influenti, rimangono defraudati dei loro diritti primari.
La meritocrazia è il miglior premio che si possa ricevere.
La gente vive di stereotipi dimenticando la realtà.
Non aver paura di opinare in modo dissimile dagli altri, la peculiarità non è per l'agglomeramento.