Scritta da: Lella Mei
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
Mondi diversi sono come rette parallele, non si incontreranno mai.
Composta domenica 7 maggio 2017
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
Mondi diversi sono come rette parallele, non si incontreranno mai.
È inequivocabile che non vedere coincide a non soffrire.
Tu puoi entrare nel mio pensiero ed io nel tuo con una semplice frase.
Non lasciatevi abbindolare da chi vi dice che prima o poi tutto si dimentica. Si dimentica il superfluo, tutto il resto invece ti rimane dentro.
Quanto è difficile far finta che non sia così tutto, tremendamente, inesorabilmente, dannatamente difficile.
La tristezza che aveva negli occhi era così elegante che le stava addirittura bene. Come se quegli occhi non fossero stati gli stessi senza quel velo di sofferenza. Ed era bella, era maledettamente bella vestita di tutti i suoi sbagli, e di tutte quelle parole mai dette ma pensate fortemente. Era uno schianto di donna dentro e fuori e non se ne accorgeva che davanti ai suoi piedi si prostrava il mondo intero, troppo intenta a sentirsi sbagliata e fuori posto ovunque andasse.
A volte il mondo mi sembra così piccolo che ne ho quasi timore.
Vita, amo e soffro in silenzio. Vivo e muoio nello stesso giorno.
Ho permesso che le persone diventassero importanti lasciando da parte me. Perdendo di vista l'unica persona che sarebbe rimasta al mio fianco sempre: io.
Sono stanca di vedere intorno a me, ogni giorno, ogni costante momento, persone sorridersi, essere innamorate, essere stimate, cercate e guardarle con un po' di invidia dicendomi: "beh, qualcuno a questo mondo deve pur essere felice, no?" Perché quel "qualcuno" non posso mai essere io? Perché?