Scritta da: Fabio Privitera
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
La pazienza ha un limite e i limiti esistono affinché siano superati.
Composta martedì 8 settembre 2015
Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
La pazienza ha un limite e i limiti esistono affinché siano superati.
Sentiva la sua vita come un foglio di carta velina. Poco consistente e trasparente alla luce, nella quale desiderava sparire, confondendosi con l'oscurità per, infine, divenire irraggiungibile. Non si sarebbe così posto il problema di chi non si prendeva tanto disturbo da raggiungerlo, avvicinarlo, essendo egli per primo inaccessibile. Un dubbio però lo dimorava: se non fosse già così, se non fosse già lui a escludersi dal mondo o se fosse la propria esistenza a non valere alcuna presenza. Forse entrambe le cose, forse l'inutilità era conseguenza dell'atteggiamento che aveva preso verso se stesso.
Continua il mio cammino verso la perfezione, sempre molto consapevole che non arriverà mai. Il mio punto d'arrivo è divenire luce lucente, ad ora sto cercando di avvicinarmi alla luce e il percorso è pieno d'ostacoli che supererò con tutte le mie forze.
Fai di tutto per cambiare, per migliorare ciò che sei, ciò che fai. Cerchi ogni minimo particolare, un sfumatura, un dettaglio, lo trasformi in una chance. Ti danni l'anima per amare, per lasciarti amare da lui, da loro, dal mondo. Lo vedi così opprimente, così importante, ma alla fine a nessuno importa. Alla fine, come in una giornata di nebbia, resti solo tu. Tu con le tue paure, tu coi tuoi problemi. Tu che non sei più tu, perché hai deciso di cambiare per gente fondamentalmente da schivare. E ora che sei solo e ti rendi conto di non sopportare la tua stessa presenza, chiediti se davvero cambiare per gli altri ti rende migliore, e più te stesso, di quanto tu possa mai aver potuto essere.
Notte di pioggia questa, tra sogni pornografici e bave colanti, il russare violento di un vecchio stanco, formiche laboriose sul mangime per pappagalli esotici, stampelle vuote signori. E ho detto tutto, stampelle vuote.
Ogni giorno si sfiora l'inferno, in tutte le sue maschere. Ogni cosa è inferno, anche senza sangue, bastano forse poche lacrime di disperazione, paura e angoscia per scaturire un inferno. Ci si deve proteggere all'interno della propria bolla e sorridere, anche se va tutto male, specialmente alle persone alle quali vogliamo, e che ci vogliono, bene. Ti prego, sorridi sempre.
Penso che rimarrò solo per molto ma molto tempo. Mi piace pensare e stare solo. Io e io, e basta. E tu che non servi a niente non esisti per me. Ora devo solo pedalare e pensare a me stesso, prima che mi spenga senza accorgermene, non voglio questo, devo reagire agli influssi negativi che ho incarnato in me. I miei occhi, il mio cervello, il mio spirito, i miei sensi devono godere dello spettacolo che procuro pedalando e pensando a quando sarà.
Ma in Africa, in quel villaggio lontano, che succedeva quando a me capitava di vivere?
Asfalti gialli di luce di lampioni ormai stanchi e prossimi a spegnersi e chinarsi al sole che, anche se lieve e spento, è pur sempre il sole. Mi capite vero? Sembro pazzo a volte, ma non lo sono. Ho un mio mondo dove vivo e cerco rifugio, sogno, rido, scherzo, cresco e realizzo il desiderio. Se questa è pazzia... vorrei treni veloci e macchine strane di diametri indecifrati tra alberi secolari pronti al taglio e lanterne e lucciole di montagna, che mese era mamma? Ero ancora piccolo, eppur ricordo a volte di giochi e pensieri, sensazioni e lacrime per non voler andar via da loro. Sento ruscelli e il freddo bello, il respirare profondo e sentire il gelo su per il naso, quel pulito buono che fa sempre bene. Non vorrei mai smettere di respirare in montagna.
Due solitudini non possono stare insieme.