"Pronto?" "Farò di te una stella!" "Sei ubriaco?" "Forse un po', ma è del tutto irrilevante. Hic!" "Ma... sono le dieci del mattino! Non sei ancora andato a letto?" "No. Hic! Sono sul treno, e andrò a letto fra tre ore circa." "Tre ore! Ma dove sei?" "Sono a Galway. Ieri era la serata dei premi" "Scusa la mai ignoranza, Declan, ma quali premi?" "Non te l'ho già detto?" "No." "Avevo detto a Jack di dirtelo. Quel bastardo..." "Bè, non mi ha detto proprio niente. Allora?" "Ieri sera la serata degli Student Media Awards, e io ho vinto!" "Il premio è che la settimana prossima il mio film sarà trasmesso da Channel Four. Ci pensi? Diventerai famosa, sorellina!"
Holly appese il lenzuolo al filo con una molletta da bucato, pensando a come aveva brancolato per tutto il resto del mese di maggio nel tentativo di rimettere ordine nella sua vita. C'erano state giornate in cui si sentiva felice e contenta, e soprattutto sicura che le cose si sarebbero sistemate. Poi tutt'a un tratto questa sensazione spariva, imprevedibilmente com'era arrivata, e lei veniva di nuovo inghiottita dalla tristezza. E allora, invece di andarsene in giro come uno zombie guardando gli altri vivere la loro vita in attesa che la sua finisse, aveva cercato di crearsi una routine, così da agganciarsi in qualche modo al proprio corpo, e agganciare il proprio corpo alla vita.
La mattina dopo si svegliò ancora completamente vestita e fuori dalle lenzuola. Stava ricadendo nelle vecchie abitudini: i pensieri positivi delle settimane precedenti si stavano erodendo giorno dopo giorno. Era così stancante, questo cercare di essere sempre allegra, e lei era a corto di energie.
"Buon compleanno, Holly! O forse dovrei dire buon compleanno ritardato? Ti ho portato un'orchidea Phalaenopsis nana. Sono arrivate qui freschissime, già in boccio e pronte a fiorire." "Grazie, Richard! Le orchidee sono i miei fiori preferiti." "Bè, tu qui hai un bel giardino. Bello e... verde. Un po' inselvatichito, però..." "Vuoi entrare o eri solo di passaggio?" "Bè, stando così le cose... insomma, entro un attimo."
Cadeva una pioggerellina fitta e leggera, e i ragazzi riuniti a gruppetti attorno al cortile sembravano come sfocati. Harry, Ron e Hermione scelsero un angolo appartato sotto un balcone che gocciolava pesantemente, si rialzarono i coletti contro la fredda aria di settembre e parlarono di che cosa avrebbe preparato Piton per la prima lezione dell'anno. Erano arrivati a concordare che probabilmente sarebbe stato qualcosa di molto impegnativo, per coglierli alla sprovvista dopo due mesi di vacanze, quando qualcuno voltò l'angolo e venne verso di loro.
"Voglio che andiate tutti dritti a letto, niente chiacchiere. Domani ci aspetta una giornata intensa. Mi auguro che Ginny si sia addormentata, quindi cerca di non svegliarla" "Addormentata, si, sicuro. Se Ginny non è sveglia ad aspettare che Hermione le racconti tutto, io sono un Vermicolo..." "Bene. Ron, Harry filate a letto" "Notte" "Dormite bene"
"Tua...?" "La mia cara vecchia mamma, si. È un mese che cerchiamo di tirarla giù, ma deve aver gettato un Incantesimo di Adesione Permanente sul retro della tela. Scendiamo, presto, prima che si risveglino tutti quanti". "Ma che cosa ci fa qui il ritratto di tua madre?" "Non te l'hanno detto? Questa era la casa dei miei genitori. Ma io sono l'ultimo Black rimasto, quindi adesso è mia. L'ho offerta a Silente come Quartier Generale... praticamente è l'unica cosa utile che sono riuscito a fare"
Il bagliore tiepido che gli si era acceso dentro alla vista dei suoi due migliori amici si spense e qualcosa di ghiacciato gli invase la bocca dello stomaco. All'improvviso, dopo aver desiderato di vederli per un mese intero, avrebbe preferito che Ron e Hermione lo lasciassero in pace.
La civetta decollò all'istante. Non appena fu partita, Harry si gettò completamente vestito sul letto e fissò il sofitto buio. In aggiunta a tutte le altre sensazioni deprimenti, si sentiva in colpa per aver trattato male Edvige; era l'unica amica che avesse al numero quattro di Privet Drive. Ma con lei avrebbe fatto la pace quando fosse tornata con le risposte di Sirius, Ron e Hermione.