Scritta da: Anna R. Di Lollo
Anche lo spazio di un apostrofo, la pausa di una minuta virgola, l'istintività di una semplice parola, possono contenere la vastità e l'irruenza di una rivoluzione.
Composta mercoledì 24 ottobre 2018
Anche lo spazio di un apostrofo, la pausa di una minuta virgola, l'istintività di una semplice parola, possono contenere la vastità e l'irruenza di una rivoluzione.
... e l'uomo inventò la più terribile delle creature, il denaro, che anziché arricchirlo, incatenandolo, lo depauperò.
Non basta restare a guardare, dalla vita bisogna lasciarsi attraversare.
Lo sussurra ogni singola notte la luna: "Non è lo starsene seduti da soli al centro dell'universo a spaventare, ma l'entrare in collisione con una solitudine altra e poi essere costretti nuovamente a scappare".
Naturale come per i fiori stillare rugiada. Versare lacrime vuol dire disseppellire il canope dell'emozione e tornare ancora una volta ad essere centro nevralgico del proprio sentire, fibra viva e sensibile dell'universo.
Il sorriso è un'iperbole geometrica, ma soprattutto retorica. O nasce dalla totale estraneità al dolore o dalla completa immersione in esso.
Il fascino di una sola goccia di pioggia ha il coraggio di scatenare l'ira furiosa dell'oceano, geloso, acrimonioso, follemente invidioso della sua grandiosa unicità.
Il segreto è imitare l'evoluta ingegnosità di un'ape. Dar vita a un giardino nutrendosi della medesima bellezza circostante e renderla poi al mondo centuplicata, infinitamente migliorata. Sai, si potrebbe correre il rischio di riuscire a far lo stesso.
La vita è la fiaba contenuta nella luce frapposta tra il sorgere di un nuovo giorno e il suo tramonto. Fanne meraviglia.
Che parola stravagante "dettaglio". Apre le porte a un mondo altro fatto di attenzioni per le piccolezze, le minuzie, le particolarità, per tutte quelle (apparentemente trascurabili) divisioni della realtà in cui ognuno s'evolve in una propria forma di singolarità.