Scritta da: Anna R. Di Lollo
La più disonesta delle ambizioni scala repentinamente la vetta, ma solo per raggiungere in altrettanta fretta la caduta dal precipizio.
Composta venerdì 28 dicembre 2018
La più disonesta delle ambizioni scala repentinamente la vetta, ma solo per raggiungere in altrettanta fretta la caduta dal precipizio.
Senza dover coltivare speranze, lo scoiattolo sa benissimo che, persino nel pieno dell'inverno, la quercia addormentata conserva segretamente verde il proprio cuore.
Anche la paura è figlia dell'amore. Chi nulla teme nulla ama.
Il contesto sociale isola spesso l'uomo capace, teme che l'intelligenza possa mettere in luce tutta la sua massiccia mediocrità.
La mente che vive la più rigogliosa delle primavere ha già attraversato molti rigidi inverni.
Spesso si idealizza quel che manca: chi non c'è non sbaglia mai.
Non esiste domani che non sia un sentiero già battuto dai passi di ieri.
Seguendone l'inarrestabile fluire, come fachiri attraversiamo senza tregua la distesa di carboni ardenti della vita, ostaggi del timore che anche la benché minima sosta o esitazione potrebbe valerci insanabili ustioni.
Le promesse, sfiorandoci le labbra, salgono al cielo. Non basta pronunciarle, bisogna attuarle già dal buio giaciglio in cui l'anima le partorisce.
Solo all'anima straordinaria è dato scorgere nell'infinitesimo l'infinito.