Scritta da: Anna R. Di Lollo
Nel giudicarmi non rivangare chi ero, ma osserva chi son diventato.
Composta domenica 5 maggio 2019
Nel giudicarmi non rivangare chi ero, ma osserva chi son diventato.
Nulla nell'umanità è eccelso quanto l'individuo che attinge immortalità dalla sua stessa limitatezza.
Sepolcreto di tutti i sogni infranti, a sera il cielo srotola il suo tappeto di stelle.
L'aforisma è il lampo di genio contenuto nella proiezione in scala ridotta di un segmento, di un solo frammento, della realtà e delle sue molteplici verità.
Le ali tornano sempre a veleggiare dove cuore e radici hanno scelto di abitare.
Gli arbusti dalle radici salde e flessuosità di movimento non hanno motivo di temere l'impeto del vento.
Lo scrittore è sempre un sessuomane sfrenato. Smodati e nutriti sono i suoi rapporti carnali giornalieri con le parole.
La vita è un processo costellato da ruoli e l'esperienza il suo completamento.
Scrivo quello che tocco e quello che tocco, improvvisamente, prende la mia voce.
La vita sarà anche forte e dura, caparbia e pertinace, cocciuta e ostinata, difficile e complicata... ma io, donna, ancora di più.