Un omaggio ed un inno di speranza e lode a tutti coloro che soffrono e combattono per andare comunque avanti nel silenzio più letale che la vita con i suoi simili, a volte e sempre più spesso, ci mette di fronte: l'indifferenza!
Oggi abbiamo una facoltà che ci è stata concessa, negli ultimi cento anni, di meritarci ancora l'esperienza terrena; la capacità dell'accettazione del potere sovrastante della natura. Sin quando non capiremo questo l'equazione della vita che ci aspetta continuerà, a nostra insaputa, in senso inversamente proporzionale; il progresso che avanza verso il regresso: "l'anno zero".
"L'Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla democrazia e sulla libertà di pensiero", ergo; "l'Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla burocrazia imperante", le corporazioni, i massoni, le lobby, le caste: politiche, mediche, mafiose, amministrative, legislative, cattoliche, baronali nella completa sudditanza di un potere che non appartiene a nessuno schieramento politico ma solo al perseguimento del profitto personale. Forgiamoci sulla pelle l'ideologia pilota del grande maestro di pensiero e di rappresentazione artistica del capolavoro dei lavoratori in marcia del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un'opera che fa parte della memoria collettiva italiana e che con la sua celebrità è diventata il manifesto della speranza di un mondo nuovo con cui si chiudeva il XIX secolo.
Il mio cuore, quando incontro le tue labbra, crea una fusione di anima, corpo e mente e implode come fa il sole ogni qual volta egli rigenera la sua energia riscaldando la terra.
Cedo alla tentazione della "carne" poiché sono nato uomo e travolto dalla passione gestisco i tempi di questa meravigliosa esperienza terrena: l'amore.
Invito, se esiste - non credo –un politico dei nostri giorni a cogliere questa sfida; provi egli a vivere un giorno con la capacità di spesa di un operaio, muratore, minatore, spazzino e con lo sforzo fisico e psicologico che ognuno di queste straordinarie persone - indispensabili per noi e anche per loro - sono costrette ad affrontare ogni volta che il sole entra timidamente nelle loro case e si rendano, lor signori conto del vero valore del fare o sentirsi politico o politicante, partendo dal più prezioso dei valori che i più disconoscono: "l'umiltà".
Chinare il capo di fronte alla vita è sinonimo di sconfitta; alza la testa, porta il tuo sguardo dove prima non vedevi nulla e ti apparirà il più grande degli stimoli che la vita può regalarti: "La speranza"!
Quando ascolto la musica sento le mie "cellule del corpo" entrare in una completa equalizzazione con il tempo e lo spazio che mi circonda donandomi quella spinta morale, esistenziale e comportamentale che giustifica il mio andare avanti sempre e comunque.