Scritta da: ANTONIO PISTARA’
Parola Silente è quella più potente!
Commenta
Parola Silente è quella più potente!
La natura è l'esempio per l'umanità di quanto il prodotto dell'uomo sia ridotto miseramente ad un confronto subordinato e di sudditanza di fronte ad ella ed alla sua perdurante bellezza.
Che sciocco e che enormi limiti ha l'uomo; progressivamente si sta privando di ciò che lo compone e che sarà causa della sua smaterializzazione: "la natura".
Arte è avere il coraggio di combattere per la lotta più dura e complessa a cui siamo stati tutti chiamati; "la vita": con umiltà, dedizione e passione.
Sento la forza di combattere; vinco!
La tentazione incede, la passione cede.
Chi si accontenta non gode dell'unico grande significato del nostro "unico" passaggio su questa terra; dare significato ad ogni istante in cui la stessa incede senza sosta per regalare ai posteri una traccia del nostro passaggio.
Ognuno nel suo piccolo può perseguire ciò basta convincersi che l'imperseguibile è un limite che ci creiamo ed imponiamo noi nel non combattere giorno per giorno la battaglia più grande: quella della vita!
Ogni tanto penso a quanto può la mente umana essere davvero stupefacente, ma anche meramente disumana; siamo capaci di disumanizzarci dall'umanità che ci è stata concessa; mi rivolgo a tutte quelle persone che praticano o hanno subito l'annientamento prodotto successivamente nell'abbandonare o nell'essere abbandonati; siano esse appartenenti al mondo animale, umano o frutto della natura: l'innaturalità di tale comportamento porta anche un essere umano ad abbandonare il frutto dell'unica incredibile reale virtù dell'uomo: "la capacità di procreare e di riprodursi".
Abbandonare vuol dire lasciar perdere ciò che si ha, si è prodotto, si ha avuto in senso assolutistico e, chi è capace di ciò, merita a sua volta l'abbandono.
"Abbandonare per essere abbandonati (prima o poi)"...
Il tempo in cui viviamo oggi tende a consumarci dal consumismo a smaterializzarci dalla ricerca disperata di aggiungere materia alla materia, apparenza all'apparenza, esasperazione nella ricerca del concetto comune e trainate di ciò che è e di ciò che non è riconosciuto dai più, consumazione dei giorni passati nell'inettitudine di un'apparenza ingannevole e meramente priva di supporti nelle relazioni umane e comportamentali.
L'abilità sta nel trovare il "canale conduttore" che delinei i marcatori essenziali per la sopravvivenza a tutto ciò; ognuno deve trovare il suo attraverso la differenziazione, la non omologazione comune, l'originalità dell'accettazione dell'essere come si è con il perseguimento della "differenziazione" che ognuno, nel suo piccolo può ottenere sia egli un nobile borghese o un mercante di stracci.
L'abilità sta nell'essere uomini nel momento in cui "l'uomo", (sia egli donna o uomo), smette di essere tale nei nostri confronti e di esserlo con forza nuova quando vi è un confronto alla pari con i propri simili.
L'abilità è un mezzo: non un fine!
La musica è l'equalizzatore delle mie giornate, l'energia che riequilibra gli elementi negativi e amplifica quelli positivi.
La musica è la potenza, il vigore, l'adrenalina artificiale, il fuoco d'artificio del nostro "spirito", guida sperimentale nell'affrontare la quotidianità, antidolorifico naturale, le endorfine naturali per il nostro corpo, la sublimazione congiunturale dei sensi e del corpo.
La musica è poiché noi siamo, poiché senza di lei non saremmo, poiché senza di lei l'uomo sarebbe un automa senza adrenalina; benzina del nostro corpo che accende le nostre menti mettendole in contatto con la "dimensione delle dimensione temporale": "la musica"...
Il libro più entusiasmante che l'umanità potrebbe apprezzare non lo ha ancora letto e si ostina a tenerlo da parte: "il libro della speranza" - "ergo" - se stesso!