Scritta da: ANTONIO PISTARA’
Grande è colui che trova dentro se la capacità di scuotere e scardinare il più grande dei suoi limiti: l'arroganza di fronte al potere.
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Grande è colui che trova dentro se la capacità di scuotere e scardinare il più grande dei suoi limiti: l'arroganza di fronte al potere.
L'umanità ha un'ultima chance di riscattarsi; riscoprire l'essenza dei valori perduti e dell'umiltà sostituita alla materialità ostentata e ricercata con ogni mezzo.
L'amore trema dentro il mio cuore e valica l'origine del tempo e dello spazio all'incedere del suono del mio pianoforte scandendo il tempo con il quale la mia vita scorre: come fa una goccia d'acqua dentro un fiume in piena.
La cosa più difficile da interpretare, oggi, è la naturalezza di ciò che ci circonda e inconsciamente ci sfugge via.
Sento l'amore sorvolare i contorni dei miei occhi, delinearne i contorni con le lacrime cariche d'emozione per comparire sotto forma della "materia organica" più entusiasmante che i miei occhi possano godere ogni giorno: i miei figli.
"Sento l'aria muoversi e accarezzarmi il viso" ; le finestre e le porte sono chiuse, capisco, ed in silenzio accolgo quella carezza che mi doni al cuore e che lentamente fa scorrere una lacrima dal mio viso che asciugo inutilmente poiché lei è già entrata nel viaggio più bello e sconosciuto alla comprensione umana; il viaggio verso il cuore. Là, dove una volta fermatasi, rimarrà per sempre, in ricordo della tua memoria.
Grazie di avermi amato e di avermi concesso la meraviglia della mia infanzia insieme a te che, con le tue risate, la tua spensieratezza e la tua nobiltà d'animo il tuo amore ha alleviato la mia sofferenza ed ha inciso il mio cuore di un eterno ricordo di te in me in quello che oggi riconosco essere "un angelo".
Sei il mio cielo, stella, firmamento.
La cosa più difficile da interpretare, oggi, è la naturalezza di ciò che ci circonda e inconsciamente ci sfugge via...
"Sento la vita"; la sento, è dentro me: ecco, intravedo qualcosa, è lei? No... forse era solo un'illusione, un riflesso, nell'aria però il profumo dei fiori e del mare, il suono di un pianoforte lontano fuori mi porta a credere che devo vivere, devo farlo, con onore, sino alla fine, comunque andrà.
Mi impongo di non abituarmi all'abitudine affinché ella non si "abitui" a me.