Scritta da: lafiorentina
Martina pensò che la vita non si ferma, è una pietra che rotola, un ruscello che arriva a valle e diventa un fiume. La vita genera vita.
Commenta
Martina pensò che la vita non si ferma, è una pietra che rotola, un ruscello che arriva a valle e diventa un fiume. La vita genera vita.
Ci guardammo con occhi diversi. Ci guardammo con gli occhi del mondo.
Ricordati che ci sarò, nel volo di un gabbiano, nel germoglio che buca la terra. Ci sarò nei tuoi capelli, nell'impronta lasciata sul cuscino.
Dovrai soltanto chiudere gli occhi e parlarmi nel silenzio, perché il silenzio è l'unico linguaggio dell'amore.
L'amore imperfetto bussa leggero alla porta di se stesso. Gira intorno alla propria soddisfazione, come un gatto che si morde la coda.
Impara a lasciare ciò che non c'è più. Spesso ti attacchi a un ricordo e lo porti sulle spalle, come un macabro trofeo. Consegna la memoria al passato e non trattenere ciò che è morto.
È difficile costruire l'amore. Lo immaginiamo come un dono del cielo, piovuto per caso a bagnarci la pelle. Invece no. Alla tempesta improvvisa che sconvolge lo stomaco deve seguire una bonaccia quieta, un lento avvicendarsi di stagioni e noi, un tassello alla volta, a dare un senso al mosaico. È difficile costruire l'amore. Perciò preferiamo vederlo sfiorire, nell'attesa di un nuovo uragano.
C'è un percorso segnato e spesso te ne accorgi alla fine della strada. Ogni decisione presa non è dettata semplicemente dal libero arbitrio; in realtà una voce dentro di te ha indirizzato il cammino, preordinando l'azione. Perciò ricorda: sei esattamente dove hai scelto di essere.
Scrivo poesie per te che stai leggendo ora, lettore senza nome e sconosciuto amico. Le scrivo perché sono vivo, respiro, penso e credo; perché la Vita è la perfetta poesia, la più splendente e disperata, è quella ancora da cantare, quella che mai scriverò.
La vita richiede vulnerabilità e obbliga a gettare nel fuoco le armature. Non difenderti, sii arreso, abbandona la spada e comincia a vivere.
Bevvero una bottiglia di vino rosso, ridendo e guardandosi negli occhi. Parlarono dei propri sogni e delle occasioni perdute, di quelle porte strette che a volte la vita spalanca, ma per un solo attimo, poi le richiude per sempre.