Ama la vita. Quella vita maltrattata, insultata, crocifissa. Quella venduta a basso prezzo e consegnata agli usurai, stupidamente posta dietro al profitto e all'interesse. Chiediti perché sei uomo e non un albero o un uccello. Cerca la Verità. Domandati a che serve nascere e morire, solo così comincerai a vivere.
Ci sono anime che restano prigioniere in dimensioni di nebbia, ferme al confine tra la vita e l'infinito. Non se ne accorgono, non lo possono sapere. Sono anime che hanno smarrito la strada per tornare a casa. Rimangono immobili, chiuse in un mondo irreale. Sono spaventate e si nutrono di stanchi ricordi.
Esiste una natura che con le proprie leggi governa l'universo. La natura insegna che qualsiasi cosa lanceremo verso l'alto prima o poi tornerà a terra. Oppure insegna che non possiamo vivere senza respirare, senza mangiare o bere. La natura insegna anche che i figli nascono da un maschio e da una femmina. E non sono un diritto. Sono un dono.
Spirito bevve l'ultimo sorso di caffè. "Chi si accontenta gode. Si dice così, no?" Qualcosa di azzurro e inspiegabile scese nelle stanze più profonde di Spirito. Spalancò il cancello con un calcio e si sedette nel centro dell'anima, spargendo il suo colore. La voce di Giada arrivò da un angolo di paradiso. "No, Spirito. Chi si accontenta muore. Almeno secondo me."
Non dimenticarti che la fiducia è una fiamma fragile e preziosa che ha bisogno di aria per vivere. E basta un attimo di menzogna perché si spenga. E riaccenderla è difficile.
C'è un percorso segnato e spesso te ne accorgi alla fine della strada. Ogni decisione presa non è dettata semplicemente dal libero arbitrio; in realtà una voce dentro di te ha indirizzato il cammino, preordinando l'azione. Perciò ricorda: sei esattamente dove hai scelto di essere.
Doveva succedere a noi, a noi consolati, troppo spesso seduti su false certezze e su miti di gloria. A noi e ai nostri giganti d'argilla, eppure è bastato un istante a farci capire quanto siamo piccoli, indifesi, a farci capire quanto la vita possa essere un giardino incantato e una palude di morte. Non sprechiamo questi giorni di nulla, rendiamoli doni alla vita, quella vita che presto torneremo a stringere tra le mani, illudendoci ancora una volta di esserne i padroni. Siamo a un bivio epocale, sta a noi decidere se questa penombra sarà la luce fioca di un tramonto o l'apoteosi di un'alba.