Scritta da: Fabio Privitera
Un buon errore vale sempre la pena del bis, ma alla terza è già un vizio. Meglio astenersi.
Composta domenica 5 giugno 2016
Un buon errore vale sempre la pena del bis, ma alla terza è già un vizio. Meglio astenersi.
Non importa quanto tu possa sentirti insignificante per il mondo. Non serve a nulla che qualcuno ti dica che non è così, poiché la paura, il timore, procurato dalla mente, di non trovare in niente e nessuno nel mondo il riflesso di te, di ciò che ritieni il tuo bisogno, ti porta a starne in disparte, in un silenzio che si affolla di pensieri, a cui non riesci a dare pace. Tu, però, se senti il nodo alla gola, scioglilo; se hai qualcosa da dire, fallo; se credi in qualcosa e pensi che quel qualcosa sia importante, fai in modo che chi ti circonda sappia. Forse, per un po' continuerai a pensare ancora che per il mondo non vali niente, ma parlando potresti aver ridestato in qualcuno quello stesso riflesso di te che non credevi esistesse, la fuori, troverai quel qualcuno nel mondo che, specchiandosi, si innamorerà di te.
Lungo la strada del conoscersi esistono solo due fermate. Se hai molta fretta scendi pure all'apparenza, ma se hai pazienza e l'umiltà di mettere in dubbio la prima impressione, prosegui pure fino alla sostanza.
Amare è oltre ciò che la mente intende.
Le persone non sono sbagliate né giuste. Siamo noi, semmai, a giudicare tali, non accorgendoci che ciò che ci aspettiamo da chiunque è quello che non riusciamo a vedere in noi pur avendolo. Le persone che incontriamo, chiunque esse siano, servono a maturare quello che noi siamo, che abbiamo, la nostra autentica essenza. Tra queste poi ci sarà chi ci accompagnerà per tutta la vita, per questo però occorre lasciare andare chi non saprà restare.
Dovremmo finire di dare importanza alla seduzione della mente. Ad oggi ha portato solo danni e rivolgerci direttamente all'anima. Alla nostra per prima, affinché ci indichi quali siano le anime affini alle quali siamo già legati, così da legare anche il corpo. Non è di certo nella mente la chiave del destino dei corpi.
Puoi strappare una lettera, bruciare foto, rivendere un anello o buttare un regalo. Non potrai mai fare tutto questo con un ricordo, se non conviverci e maturare l'estinzione di ciò che l'ha formato.
Ho attraversato mille vite passatemi come un setaccio, che trattiene ciò che vale davvero, lezioni, consapevolezza, attimi che hanno disegnato la mia personalità di giorno in giorno, ogni volta rendendomi sempre più conto, come chi diventa avvezzo al proprio mestiere, di ciò che andava tolto e di ciò che mancava ancora a questo recipiente.
Chiamiamo sventure quanto resta di ciò che non abbiamo saputo affrontare, e porre rimedio, quando avremmo potuto.
L'infinito è sapersi guardare dentro e stupirsi ad osservare l'eterno galleggiare con la propria anima.