Le migliori frasi inserite da Marianna Mansueto

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Scritta da: Marianna Mansueto
Persa nel cielo lungo la notte del mio cammino, sono due luci che mi accompagnano dovunque sto, una nel sole, per quando il sole mi copre d'ro, una nel nero, per quando il gelo mi vuole a sè.
Signora Luna che mi accompagni per tutto il mondo puoi tu spiegarmi dov'è la strada che porta a me?
Forse nel sole, forse nell'ombra così per esser, ombra nel sole, luce nell'ombra, sempre per me.
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    Scritta da: Marianna Mansueto
    Stà zitto! Tu non vuoi, tu non vuoi; tu non hai scelta! Ascoltami, perché il tempo è poco. Ora, tieni il coltello davanti a te... così. Non è solo il coltello che deve tagliare, è la tua stessa mente. Devi pensarlo. Quindi, fà così: poni a tua mente proprio sulla punta del coltello. Concentrati, ragazzo. Metti a fuoco la tua mente. Non pensare alla tua ferita. Guarirà. Pensa alla punta del coltello. È lì che ti trovi. Ora tasta, con quella, piano piano, dolcemente. Stai cercando un'apertura così piccola che non potresti mai vederla con i tuoi occhi, ma la punta del coltello la troverà, se tu poni in quel punto la tua mente. Tasta nell'aria fino a che non trovi la più piccola piccola aperturina del mondo.
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Che disastro, i ricordi. Non bisogna pensare a certe cose, a quelle che ci stanno a cuore, o piuttosto bisogna pensarci, perché altrimenti si rischia di ritrovarle, nella memoria, a poco a poco. Cioè bisogna pensarci per un po', giusto un po', tutti i giorni e parecchie volte al giorno, fino a che non le ricopra un inesorabile strato di melma.
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        Qualsiasi cosa sua le provocava il pianto: il pigiama sotto il guanciale, le pantofole che le erano sempre sembrate da infermo, il ricordo della sua immagine che si spogliava in fondo allo specchio mentre lei si pettinava per coricarsi, l'odore della sua pelle che avrebbe persistito sulla sua a lungo dopo la morte. Si fermava a metà di qualsiasi cosa stesse facendo e si dava un colpo con la mano sulla fronte, perché all'improvviso ricordava qualcosa che aveva dimenticato di dirgli. Le venivano in mente di continuo le tante domande quotidiane a cui solo lui avrebbe potuto rispondere. Una volta lui le aveva detto una cosa che lei non riusciva a concepire: gli amputati sentono dolori, crampi, solletico, alla gamba che non hanno più. Così si sentiva lei senza di lui, sentendolo dove non c'era più.
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