Scritta da: Rossella Porro
Mi si accusa di amare poco la mia città, ma ovunque vada essa mi viene dietro.
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Mi si accusa di amare poco la mia città, ma ovunque vada essa mi viene dietro.
Spesso la vita ci presenta situazioni difficili da affrontare, allora il problema non è decidere se accettarle o meno, ma scegliere se soccombere ad esse o fare in modo che da esse si possa rinascere.
Può una quercia lasciarsi scomporre da un vento leggero?
Il dolore più grande non viene mai da lontano, le delusioni più dure non le riceviamo da sconosciuti, forse è proprio l'incapacità di credere che tutto questo possa accadere che ci rende più vulnerabili. È così difficile sentirsi non amati da chi dovrebbe amarci, l'amore ci rende fragili, un fragile cristallo che cade in mille pezzi sotto i colpi del mancato amore.
Tutti inseguono l'amore, ma quando è l'amore ad inseguire loro scappano.
Tengo sempre in gran considerazione le critiche che mi vengono fatte, posso anche non condividerle, ma le apprezzo perché mi fanno riflettere e mi inducono a mettermi in discussione purché non siano semplici critiche tese all'offesa in tal caso l'unica considerazione che io posso fare riguarda lo spessore del criticatore.
Delle cose che avresti potuto lasciarmi hai scelto la peggiore: la diffidenza.
Alla fine si diventa immuni, immuni da tutto, neppure la delusione ci addolora più, anzi, ci porta sollievo.
Siamo fatti di rose e di spine.
La fiducia è un vaso prezioso e come tutte le cose preziose è fragile: la più piccola scheggiatura ne compromette il valore.