Si scambiarono un lungo e dolce sorriso prima di approdare in un delicatissimo tocco di labbra. Persino l'aria si impregnò di tutta quella loro dolcezza, mentre con gli occhi seguitarono a leggere fra le righe di un'improvvisa magia per comprendere l'immensità di quel meraviglioso regalo elargito dalla vita.
Io, prima di te, non avevo mai incontrato così tanta bellezza. Le altre mi erano indifferenti, non mi sapevano stupire. Era come se i loro esseri fossero altrove, lontani da me, i loro occhi guardavano verso un affatto incerto. Tu mi hai raccolto dalle mie macerie e con quei sassi hai elargito un tempio, un luogo di culto, un altare dove posare le mie paure, hai dato le rime a tutte le mie parole spezzate. Sei il sorriso che illumina e depone il buio dietro di me, la protagonista dei miei sogni e una realtà da condividere. Penso che mai nessuna abbia osato tanto, mi hai regalato un domani in cui sperare, sei la verità in cui credo, realmente. Troppe dicevano di amarmi, tante sono solo passate e andate via. Tu sei colei, che per la prima volta sento che vuole restare, perché il tuo cuore è il luogo dove voglio amare.
Era di buio pesto la mia vita, momenti senza nessuno spiraglio di luce, avevo chiuso per sempre la porta del mio cuore con un lucchetto ben serrato, niente oramai mi meravigliava più, né tantomeno mi interessava, ma un bel giorno un raggio di sole è penetrato tra quella fessura di serratura ormai arrugginita dal tempo e il mio cuore fu accarezzato da quel bagliore di una dolcezza divina, trovandomi così catapultato in un'altra dimensione, uno stata d'estasi, una beatitudine suprema fatta di felicità assoluta. Mi accorsi così di aver incontrato l'amore, quella soave fanciulla vestita di candida purezza era venuta a bussare timidamente alla mia porta ed io avevo aperto senza neppure chiedere chi fosse, perché era percettibile la sua grazia infinita, quel vento impetuoso e selvaggio che scompigliò l'ordine della mia anima, lasciandomi solo il vuoto dopo il suo passaggio. La mia mente la cercava ovunque, all'improvviso non riuscivo più a stare senza di lei e mi chiedevo solamente se anche lei provasse le mie stesse sensazioni, mi chiedevo solo se anche lei stesse tremando le mie stesse paure. L'amore è il più bel regalo che la vita ti possa donare.
Il mese di giugno si tinge con colori accesi, i giardini e i sentieri con il rosso dei papaveri, l'oro si stempera nei campi di grano e l'azzurro terso di quel cielo più languido che ci sia. Tutta questa sua bellezza non può passare inosservata nell'anima dove echeggia il tuo luminoso sorriso di sole. Auguro un caloroso mese di giugno a tutti voi.
Viviamo in un mondo che disprezza chiunque, odiare è diventato un modo di essere, critichiamo molte volte anche chi ci vive accanto, ma non è offendendo che si acquista valore. Oggigiorno la vera bellezza non è criticare, ma amare.
A volte mi chiedo come faccio a trascorrere questo tempo, quando i miei occhi non vedono i tuoi sorrisi. Dove trovo la voglia di vivere, ora che mi manca la tua allegria.
Alla mia cara mamma! Mi hai voluto tu, con tutta la caparbietà che ha contraddistinto la tua vita. Eri solo una donna con tanti sogni e forse troppe paure, con me sei diventata mamma, mi hai amato a modo tuo crescendomi tra sorrisi e impegni, quanti sacrifici hanno fatto le tue mani, quante lacrime hanno versato i tuoi occhi, nascosta in quell'angolo buio di una casa che era diventata troppo grande all'improvviso. Nonostante le tante preoccupazioni e i relativi dispiaceri, non ti sei mai allontanata da me. Eri presente in ogni mio malore, c'eri tu, quando i miei passi hanno iniziato a camminare e sempre tu, quando le mie orme volevo varcare nuove strade, pronta sempre a fermare in parte quel mio cammino, quando ritenevi opportuno che quella via poteva essere rischiosa per i miei moti ingenui. Solo oggi cara mamma comprendo quanto sei stata protettiva nei miei confronti. Per me eri una leonessa pronta sempre a difende con la propria vita i suoi cuccioli, la sua prole, tenendola al sicuro in quella tana, calda e accogliente che era il tuo cuore, dentro quelle braccia sapevo di essere al sicuro, perché nessuno poteva ferirmi. Questa tua bellezza di donna, l'ho racchiusa in uno scrigno d'argento, che ho adagiato nella mia anima, dove lo custodisco gelosamente. Adesso Dio ti ha chiamato, ha avuto bisogno di te per curare le rose del suo paradiso, sei volata lassù lasciandomi con voce flebile il tuo ultimo "ti voglio bene", te ne sei andata senza incrociare i miei occhi per dirmi addio, inutile dirti che il tuo impeto mi manca tanto, i miei occhi non si rassegnano, sanno che non vedranno mai più il tuo dolce viso, ma il mio cuore terrà per sempre intatto tutto il tuo amore. Grazie mamma per essere stata la mia mamma e sappi che se un giorno potessi scegliere tra milioni di donne, io sceglierei ancora te. Buona festa della mamma a te, che adesso sei la rosa più bella del giardino di Dio.