Scritto da: Antonio Cuomo
in Diario (Sentimenti)
Quando ho capito che non c'eri ho cestinato tutte le mie parole, ma il pensiero le ricorda ancora, forse perché il cuore non le vuole dimenticare.
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Quando ho capito che non c'eri ho cestinato tutte le mie parole, ma il pensiero le ricorda ancora, forse perché il cuore non le vuole dimenticare.
Vivo la mia vita pensando a te, che sei il meglio che deve ancora venire.
Al mare il suo cielo, io preferisco tenere in braccio tutto il mondo mio.
Raccogliere la bellezza nei nostri cuori, per donarla a chi ci vive accanto. Siamo al mondo per essere amore, questo è il nostro solo dovere.
Restate con chi vi sa dare certezze, con chi nonostante tutto sa farvi ancora sorridere, restate con chi vi guarda incantato, perché vede in voi un essere speciale. La vita è breve datele il giusto valore.
C'era un mare di fronte a me, un mare calmo, fragoroso, dai profumi forti ed onde spumeggianti. Un mare cristallino, che osteggiava con i miei pensieri cupi. C'era un mare, che ogni giorno raccoglieva le mie lacrime, quelle che scendevano copiosamente per l'angoscia di saperti lontano. Ma c'era soprattutto un mare, che si rifletteva nel mio cuore e ad ogni onda echeggiava il tuo nome.
Bisognerebbe inventare la giornata mondiale del vaffanculo, per dare finalmente una identità a tutti questi stronzi anonimi.
Ogni volta che cerco di parlare con te non trovo nessuna speranza di avere delle risposte, ma solo il silenzio che mi avvolge. Un giorno ci incontreremo di nuovo e riprenderemo insieme tutti i discorsi perduti. Caro mio bambino, il viaggio attraverso il dolore della tua assenza è molto faticoso, difficile per un papà che lo deve percorrere da solo.
Tenerti stretto al mio cuore, mi è mancato tanto in tutti questi anni.
Siediti in riva al mare e raccontami il cielo che vedono i tuoi occhi, io ti narrerò di una luna, che se ne andò senza darmi nemmeno l'ultimo saluto.