Scritto da: [Aspiring writer]
in Diario (Delusioni)
Sto male e non lo dico, a nessuno, neppure a te. Che senso avrebbe farlo? Non ti importerebbe e probabilmente starei solo peggio.
Composto lunedì 28 maggio 2018
Sto male e non lo dico, a nessuno, neppure a te. Che senso avrebbe farlo? Non ti importerebbe e probabilmente starei solo peggio.
Ci sono lacrime che nessuno potrà asciugare.
Sono lacrime che non urlano, cadono silenziosamente e non fanno rumore.
Sono lacrime dignitose e si nascondono.
Non chiedono, né pretendono di esser viste.
Quante né abbiamo versate nascondendoci per timore di non disturbare, quante né sono state versate nascondendole dietro a finti sorrisi che nessuno ha mai notato.
Tante, fiumi di lacrime.
E solo le labbra conoscono il suo sapore, perché a loro, e solo a loro, si sono concesse.
Ho questi occhi pieni di illusione che vedono sempre il bene ovunque, ne percepiscono le tracce anche dove non è mai passato... perché la domanda che mi assale "possono le persone fare questo o quello intenzionalmente? No... non è possibile... deve essere stato un caso, un errore... un tragico errore".
Forse è una giustificazione dell'agire altrui che do a me stessa, solo perché io non lo farei.
La parte più bella di me l'hanno distrutta e poi calpestata. Mi fidavo ed è stato un errore, un grave errore, la mia condanna. Oggi preferisco apparire fredda e distante piuttosto che, disponibile e sempre pronta ad esserci e credetemi, dopo aver ricevuto solo male, non sono più disposta a farmene fare altrettanto. Ho indossato la corazza, e ho protetto il mio cuore. Non consentirò più a nessuno di entrarci dentro con le scarpe sporche.
Non è vero che non ci importa, ci importa eccome quando ci viene strappato il cuore dal petto e gettato nel pozzo del dolore, e fra le lacrime cerchiamo chi ci ha inflitto quel tormento nella speranza di rimettere tutto a tacere!
Perché dici sempre basta, dici soltanto basta! Guarda come è grande il mondo, tutta la natura che sostiene migliaia di anime che soffrono più di noi e quanto noi. Ma quanto mi costò l'essermi innamorato di te e quanto mi pento di essermi accorto così tardi che l'amore non è solo gioia ma anche sofferenza. La compagnia degli amici e tutto ciò che mi resta, e tutto ciò che mi circonda non ha più importanza perché ho perso te.
Cosa ho capito dell'amore? Che, alla fine, è sempre una tragedia. Perché una fine c'è sempre... e comprendi di non aver mai ricevuto ciò che speravi, di aver creduto in quello che ti faceva più comodo per sopravvivere e mantenere in piedi un rapporto senza reciprocità.
Sono sopravvissuta a cose peggiori, a perdite davvero gravi e non risarcibili. Va tutto bene, me lo ripeto in continuazione, in fondo, funziona pure, basta non fermarsi a pensare, rinnegare i ricordi e guardare avanti.
Non ci sono mai andata d'accordo con i miei ricordi. Riaffiorano quelli tristi e quelli gioiosi faccio fatica a metterli a fuoco. È proprio così, quando qualcosa ti ferisce sta sempre lì, pronto a tornare e a colpirti. Quello che ti ha reso felice piano piano sbiadisce e se ne va, come la felicità, un attimo ce l'hai tra le mani e l'attimo dopo è già scivolato via.
Se potessi tornare indietro nei tempi, non rifarei tanti errori, per fortuna mi è rimasta la ricchezza nel mio cuore che nessun errore ha portato via.