Scritto da: Beppe Scorrano
in Diario (Delusioni)
Troppe volte ti sei sentita sbagliata, quelle volte che volevi essere baciata.
Composto giovedì 15 marzo 2018
Troppe volte ti sei sentita sbagliata, quelle volte che volevi essere baciata.
Nella vita mi faccio prendere anche in giro, sto stare agli scherzi e mi piace scherzare sempre nei limiti del rispetto reciproco e proprio per quel rispetto se mi accorgo che succede alle mie spalle ci resto male. Almeno io sono così non so voi?
Ho cercato di lasciare orme leggere, ma invece lasciavo solchi enormi alle mie spalle, ho sperato di lasciare un sorriso nei cuori che incontravo, invece ho lasciato tracce delle mie lacrime e della mia rabbia nelle mie parole. Ho cercato di calmare la mia rabbia, ma poi ho capito che chi non ha camminato e lasciato voragini dopo il loro passaggio, non potrà mai capire, un urlo dentro un silenzio.
Le mie scelte impopolari, i miei istinti valgono quanto un esile corpo appena nato, fra le braccia di una madre. Confesso, ho ripreso a sentire... e a volte fa male.
L'assenza è la risposta sempre più chiara di chi non vuole esserci.
Ti dicono che devi amare te stessa, che è la soluzione migliore. Ti dicono che puoi farne a meno di uno sguardo un bacio e di un buonanotte amore mio" Poi ti insegnano a dire che chi non ti ama non ti merita, e la vita ti insegna nel frattempo a startene da sola, a guardarla con nostalgia, con rabbia e rassegnazione.
Ma poi di amarti ti stanchi, di stare da sola ti stanchi. Non è facile entrare a casa e non trovare nessuno. I miei cassetti ormai sono pieni, pieni di sogni. E ti accontenti, provi ad innamorarti di chi dice di amarti, di rispettarti, e poi, di quel tono di voce che si alza, di quello schiaffo che parte, che non era previsto nella tua mente, di nuovo, nella tua vita. Ma io mi so accontentare, anche perché con il tempo le ferite si rimarginano, spariscono. Oggi lo specchio mi dice che sono un fiore, nessun livido, certo, se qualcuno mi guarda bene negli occhi se ne accorge che sono vuota, che se inghiottisco un po' di felicità mi arriva sui piedi, non ho più stomaco e cuore, e poi ti dicono che devi volerti bene.
E allora come un mantra te lo ripeti.
Devo amare me stessa.
Devo amare me stessa.
Ma in realtà io ho smesso di pensare a me stessa.
Non ce l'hanno fatta ad amarmi questi che dicevano di amarmi. Non ero facile, non lo sono mai stata per colpa vostra, io ero bella, se tu potessi vedere, se tu sapessi vedere quando io provavo ad amarmi, quando ero sola, quando piangevo quando ridevo, se tu vedessi quando amore incastrato in questo cuore sventrato. Ma come fanno, come fanno quelli che imparano a starsene da soli, senza speranza, senza baci, senza nessuno da ricambiare. Come fanno a crederci nonostante tutto.
Ecco, ti sei fermato, nulla ti stimola, non riesci a concentrarti.
La tua testa è altrove, pensa e ripensa a quello che c'è stato.
Non volevi cascare nella sua trappola... ma ci sei cascato... ti ha usato e tu ti sei innamorato... ma per lei era solo un gioco e tu sei stato solo la sua vittima...
Purtroppo l'amore è ingestibile e imprevedibile credevi di aver tutto in pugno... ma la donna è donna e l'amore le appartiene da sempre.
Il proverbio dice chi trova un amico trova un tesoro... peccato che ci sono persone che non apprezzano questi tesori e si accontentano delle monete false.
Si cambia quando non si è apprezzati e rispettati. Quando si è stanchi, delusi e feriti. Si cambia per un milione di cose nascoste e sepolte. Si cambia, perché anche quando in mezzo alla gente, a loro di te non frega niente. Si cambia, quando si sceglie di non soccombere perché sopravvivere, non'è vivere.
Che importa se fuori c'è il sole nel suo cielo azzurro a ricordarmi che è giorno, se poi tu non ci sei a portarmi al riparo da questa pioggia battente che nel cuore piove da quando quella notte mi voltasti le spalle e te né andasti lasciandomi sola nel bel mezzo di un temporale.