Esperienze


in Diario (Esperienze)
Penso che non dobbiamo compiacere nessuno.
Credo che l'amore sia un insieme di cose, il punto più importante è che nessuno deve trascinare né essere trascinato, ogni persona è a se assestante e perché no, fatta a suo modo.
Non esistono obblighi e nemmeno doveri, nessuno deve niente a nessuno.
Se una persona è libertina deve rimanere tale, se l'altra è più casereccia idem.
L'amore è capire, lasciar fare e lasciar andare, la maggior parte delle volte le cose non si fanno in coppia, si fanno da soli, perché c'è sempre bisogno di avere un piccolo mondo nostro: per alcuni è uscire a ballare, per altri un bel film su un 65 pollici, per altri una partita di calcio, per altri una birra con gli amici, e per altri ancora una partita a carte, risiko, monopoly e chi ne ha più ne metta...
Il senso è, che dopo aver fatto tutto questo ci si ritrova con la persona amata, ci si racconta, si fa l'amore e si dorme insieme. L'amore è assecondare uno il carattere dell'altro (non è plasmare a proprio favore), è fiducia... Un amore grande, non è dato dal maggior tempo passato insieme, ma dalla qualità dello stesso... l'amore non comporta obblighi, né giochi psicologici, né piccole vendette o ricatti, né una gelosia ossessiva e possessiva, né tanto meno passare solo ed esclusivamente il tempo in coppia, solo ed esclusivamente con la persona amata... è così che si logora una storia, è così che si rompe un rapporto... Voi direte, che qualunque cosa si rompa, si può aggiustare, ma fidatevi, ciò che viene riparato, non torna mai come prima... Il concetto minestra riscaldata, penso renda l'idea.
Cercate l'amore vero. Le persone che vendono l'amore, solo per come lo vedono loro, per la loro semplice esclusività e obbligatorietà, non sono persone che vi amano veramente. Sottile è la linea che divide la persona, quella bella, dall'ennesimo bluff.
Composto lunedì 18 marzo 2019
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Lascia che tutto scivoli via.
    Lascia che parole che non ti rispecchiano si sgretolino nell'aria, che la menzogna si frantumi contro la tua coscienza pulita e che l'invidia e la cattiveria muoia nel silenzio della tua indifferenza. Lascia che tutto ciò che arriva da quella parte di mondo a cui hai scelto di non appartenere, si fermi e scivoli sulla tua corazza. Una corazza fatta di certezze, di intelligenza, di forza interiore e di sicurezza. Hai scelto di essere te stessa... Questo non ti permetterà di scegliere chi può o non può "parlare" o "Sparlare", ma sicuramente ti da il diritto di scegliere chi vuoi o non vuoi ascoltare.
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      Scritto da: L. Lucente
      in Diario (Esperienze)
      Attribuire un senso a qualcosa, a mio avviso, significherebbe svalutare ciò che ipoteticamente non ne avrebbe. Ma come spiegare il senso di qualcosa? Con quale meschinità? E in quale modo spiegare ciò che ipoteticamente non avrebbe senso rispetto a ciò, che pur sempre ipoteticamente, ne avrebbe?
      Cioè, un po' come dire che ascoltare Vasco è meglio, rivolgendoti ad un fan di Liga o viceversa.
      Dimenticandoti dell'unicità di un attimo, di un istante che sta passando mentre cerchi invano di catturarlo. Troppo veloce, più della luce.
      Composto mercoledì 24 aprile 2019
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