Pensieri


Scritto da: Santino Arienzale
in Diario (Pensieri)
Quando altre braccia t'avranno scaldato
e avrai provato, chissà, nuovo amore
o quando il tempo ti sarà bastato
per rischiarir dalle ombre il tuo cuore

Torna da me se vorrai essere amata
come bocciolo di un aprile nuovo
come la luce di un'alba incantata
che ad ogni notte regala un rinnovo

Sentiti libera a procrastinare
Sentiti libera di non tornare
Sentiti libera di aprirmi il cuore

e ritrovar per la vita un amore
Io so che t'amo e che Tu sei la sola
Forza che un'ancora muta in ancora.
Composto lunedì 30 agosto 2021
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    Scritto da: Ettore GRIMANI
    in Diario (Pensieri)
    Attimo di eterno

    La rabbia
    alza muri al cielo
    ponti senza ringhiere
    e rotaie nell'abisso
    disegnano un luna park senza fantasia
    ed io mi sento annegare
    non ho rifugio in questo niente...
    e le mie ossa sono fango
    ed i miei denti sono avorio
    e la mia pancia un frastuono di emozioni...
    Resto alla finestra
    e guardo altrove.
    Davanti ai miei occhi
    l'invenzione del tempo mi fa vagabondo...
    Il sole gira ed io prendo la rincorsa
    un salto e sono in volo
    luci di un teatro,
    un salto e prendo vita
    palcoscenico sul mondo,
    un salto e sono universo
    scintillante dimensione di un sogno...
    c'è aria fredda ed acqua su di me
    e l'odore della campagna
    ha un senso di profondo che da un centro al mio restare...
    Non c'è errore nella poesia
    e tu sei versi ed armonia
    e tu sei quel secondo
    che durerà per sempre...
    Stringimi le mani
    io non ho parole
    ma solo confusione e battiti di cuore...
    guardami negli occhi
    siamo oltre ogni immaginazione...
    Baciami adesso
    noi
    siamo in ogni direzione...
    Cade la pioggia
    gocce di brace sulla mia carne
    e tu sei il fuoco dell'oblio
    in questo attimo di eterno
    che io chiamo Amore...

    Ettore Grimani.
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      Scritto da: Ettore GRIMANI
      in Diario (Pensieri)
      Un giglio bianco

      c'è un pensiero di fretta
      che invade il mio mondo
      una lampada ad olio fa più odore che luce
      l'universo restringe i contorni
      ed ogni mano sembra amica, fraterna...
      c'è fragore al mio di fuori
      occhi malvagi
      polvere sospesa
      al limitare del giorno...
      Io sono oltre lo stupido orgoglio.

      Il sentiero verso il mare
      il senso dolce del ritornare
      come un onda
      come un ricordo
      come il pane tagliato di fresco dalle mani di mia madre
      come le corse in mezzo alla strada sotto gli occhi di mio padre...
      Il pensiero valica questo confine
      silenzio da salvare tra le cime innevate
      slogatura di un'immagine senza rifugio né oblio
      rimorso di un cielo spento da rifare
      in cui persi la mia voce sotto un sole orfano d'amore...
      io sono oltre il vento del rimpianto.

      La luce del mattino
      taglia la stanza
      spade conficcate nell'aria...
      Avvenimenti e vicende
      abbandonano la terra della narrazione...
      è uno strano posto
      l'universo che ho creato
      bagagli affilati dal passato
      tinteggiano d'utopia il futuro
      romanzo sbiadito di un'anima privata...

      Dietro porte accatastate
      corrono come binari
      narrazioni di mondi possibili
      vite parallele mai incontrate...
      cosa ho dimenticato per essere davvero me stesso!

      C'è un pensiero di fretta
      che invade il mio mondo
      rugiada disseta l'arsura
      e un giglio bianco saluta l'aurora...
      Un nuovo giorno un nuovo incanto
      non mi sono mai perso né mai ritrovato
      Il racconto di me
      ha un'atmosfera elementare
      purezza di un ombra consapevole
      non c'è fine alla mia storia
      ma un orientamento naturale...

      Ettore Grimani.
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        Scritto da: Ettore GRIMANI
        in Diario (Pensieri)
        Piccola Onda

        Ho fatto il solletico al mare
        e tu piccola onda sei salita sulla mia mano
        bagnandola di vita e nostalgia...

        i passi si fermano
        e gli occhi fissano un punto lontano
        luogo d'incontro tra passato, presente e sordi rimorsi...

        Sento ancora il profumo denso
        del legno dei banchi di scuola
        il rumore del gesso sulla lavagna
        la speranza di incontrare il tuo sguardo
        l'inadeguatezza di un ruolo sconosciuto
        superstite di un richiamo
        orfano per destino
        un gioco lontano
        che mi ha fatto uomo...
        se potessi riavvolgere il nastro
        al riparo dalle parole
        rialzerei il mio sguardo
        e volerei sopra alture e tempeste
        sconfiggerei il pianto e le paure gli incubi e le tristezze
        ed il tuo male oscuro
        con le mie mani nude
        senza spada e senza scudo...

        sei una galassia lontana
        colori questo cielo di periferia e la mia vita di strada
        roccia di cometa tu sorgi ad oriente
        ed illumini il mio pensiero...
        non c'è pianto e non c'è riso
        ma dialogo in cammino
        corda di violino, pura energia...

        Ho fatto il solletico al mare
        e tu piccola onda sei salita sulla mia mano
        bagnandola di vita ed allegria...

        Ettore Grimani.
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