Non c'è tutto sto furore al mattino, ma almeno quel velo di entusiasmo pur leggero deve essere pronunciato.
Composto venerdì 11 gennaio 2019
Non c'è tutto sto furore al mattino, ma almeno quel velo di entusiasmo pur leggero deve essere pronunciato.
Ogni giorno la vita ci regala qualcosa in più: una carezza, un sorriso, un saluto, un pianto, una gioia, un dolore, un amico o un amore in più... la vita è speciale anche per questo, perché non sai mai cosa e quale sarà il tuo qualcosa in più, perciò viviamola così, come viene. E apprezziamola... perché ci sfugge dalle mani come sabbia.
Preferirei la sottile dolcezza alla volgarità.
Non lasciare la mano di chi ha una paura tremenda di perderti, di chi chiede costantemente il tuo perdono per ritrovare la pace, di chi desidera ardentemente dipingere sul tuo viso, quel sorriso che qualche volta ha cancellato, prova a stringerla un po' di più, capirai che sarà la sola mano, capace di sostenerti, ogniqualvolta il percorso della vita, diverrà tortuoso.
- Credi ancora in Babbo Natale, ragazzo?
- Crede ancora negli esseri umani, signore?
E poi vi son quelle donne che non sfioriranno mai col passar degli anni poiché son come rose del tempo, non seccheranno mai alle rughe della vita!
Ci meravigliamo ogni giorno delle scoperte che "uomini" hanno fatto ed è davvero grandioso! Ma c'è una cosa che ogni mattina mi meraviglia più di tutte, il "sole"! Sorge e da vita a tutte le cose, per poi tramontare senza troppo rumore a sera... per lasciare posto ad un'altra meraviglia la luna... nessuno fa caso che ogni giorno siamo testimoni della più grande scoperta, del più grande miracolo, della più immensa bellezza, "la vita".
Io me le ricordo quelle domeniche passate tutti in famiglia, ci si vestiva con l'abito più bello e si andava, chi in chiesa, o a spasso. E quando si rientrava a casa, si sentiva il profumo del ragù che cuoceva a fuoco lento. Noi bambini apparecchiavamo la tavola in festa mentre gli adulti avevano le mani in pasta e preparavano, tortellini, e fettuccine. Oggi non si vivono più quelle domeniche fatte in famiglia, ognuno è per fatti propri, e si mangia seduti, sul divano, davanti al televisore con le solita pubblicità, "la famiglia del mulino bianco". Sono rimaste poche quelle famiglie che tali possono considerarsi. Il valore della condivisione, della gioia, si è perso insieme ai profumi antichi del cibo cotto, e mangiato tutti insieme, a tavola, a parlare, ridere, e scherzare.
Non tradiamo mai quella parte di noi stessi, che anche se invecchiamo ogni giorno di più, rimane perennemente fanciulla, ammaliata solamente dalle cose semplici e autentiche.
Non abbiate timore di farli crescere con gli animali, loro non gli faranno mai male. Al contrario, un animale può sempre insegnare ad un essere umano cosa significa amare, e da adulti sapranno ricambiare.