Quotidianità


Scritto da: Antonio Cuomo
in Diario (Quotidianità)
Questa settimana di passione vive nel mio cuore, nella mente, nelle ossa, un atroce momento vissuto intensamente. Inizia con la Domenica delle Palme, la settimana Santa del mio Signore Gesù, un uomo che dapprima è stato osannato, poi tradito e alla fine condannato e inchiodato crudelmente ad un misero legno. Uno dei dodici, un certo Giuda lo ha venduto per trenta denari. Oggi noi andremo su questa strada dell'umiliazione di Gesù. Non è cambiato niente, lo continuiamo a rinnegare, lo abbiamo tolto dalle nostre scuole, ma la cosa più onerosa è che lo abbiamo scacciato da nostri cuori. Una nazione dove ha sede il Vaticano, ha permesso a degli estranei di costruire chiese pagane e moschee, calpestando così non solo l'uomo, ma anche il simbolo della nostra fede, cancellando per sempre il cammino più bello che possedevamo. Adesso con l'arrivo di questo male tutti hanno fatto un passo indietro, ci siamo ricordati di Lui, tutti a pregarlo a chiedere la grazia. Questo ci deve far riflettere, non solo oggi, ma soprattutto in tutti i domani, che verranno, perché domani non dobbiamo ancora lasciare la Sua mano, tutti abbiamo il dovere di farci accompagnare da Lui, perché con Lui al nostro fianco la strada di qualsiasi meta diventa meno gravosa e nello stesso tempo meravigliosa. In questa Settimana Santa il Signore Gesù rinnoverà il dono più grande che si possa immaginare: ci donerà la sua vita, il suo corpo e il suo sangue, il suo amore. La folla comunque sceglierà Barabba e ci sarà sempre un Pilato che se ne laverà le mani. La tua Croce è indelebile dal mio cuore e lo Spirito Santo rende bellezza alla mia Anima. Ti Amo sopra ogni cosa Mio Gesù.
Composto sabato 4 aprile 2020
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Quotidianità)
    Un viaggio incredibile.
    Qualcosa che resta sotto pelle, impresso nella mente... Capace di scorrerti in eterno nelle vene.
    Un viaggio fatto di grandi rinunce che diventeranno la strada verso occasioni migliori.
    Tra omissioni e parole vomitate senza freni.
    Lacrime, dolori e sacrifici come unica strada verso il sorriso, la serenità, la conquista.
    Un inferno dentro il quale sei arrivata a perdere tutto per poter ritrovare te stessa e tornare alla luce.
    Un viaggio iniziato inconsciamente...
    Le spaventose salite ti hanno bruscamente aperto gli occhi, costringendoti a guardare in faccia quel vuoto che ti portavi dentro. Le ripetute cadute hanno fatto riaffiorare dolori che credevi dimenticati. Pioggia e vento ti hanno travolta, senza concederti mai una tregua e trascinata via dalla corrente, hai perso l'orientamento.
    Dentro a quella tempesta, ti sei quasi arresa, abbandonandoti al tuo destino in attesa della fine...
    Hai chiuso gli occhi... Un attimo, solo un attimo...
    Tra le lacrime ti sei ricordata bambina.
    Una bambina amata dentro l'abbraccio di sua mamma, al sicuro per mano al suo papà, dispettosa, felice e spensierata con suo fratello. Hai sorvolato con la mente i tempi della scuola e le risate con i compagni, fino a rivedere nei tuoi occhi quella luce e quell'energia che non ti abbandonava mai. Hai riabbracciato i tuoi amici e hai sorriso nel vederti correre con loro verso il domani... Invincibile e inarrestabile.
    "Ne vale la pena"? Ti sei domandata.
    "Veramente quella" me "non c'è più"? Ti sei chiesta.
    Un attimo... è stato solo un attimo, ma è bastato a far scattare in te quel qualcosa che ha spinto la tua mano fuori dalla tempesta e con disperazione, si è aggrappata alla poca forza che aveva.
    Hai assaporato la fine e il suo sapore disgustoso, ma in quell'attimo hai ricordato il sapore della libertà, la pace della serenità, il profumo dell'aria e la bellezza della luce.
    Sei tornata ad osservare le piccole cose: la bellezza di un tramonto, la maestosità del mare, il rumore del vento e quanto sia prezioso e talvolta amico il silenzio della notte.
    Hai apprezzato la solitudine, facendo di essa qualcosa di unico, perché non si è mai soli se si sta bene con se stessi. Hai guardato chi ormai si era allontanato dalla tua vita e sorridendo hai detto loro: "Grazie". Hai capito finalmente che non tutti sono degni di restare.
    Sei corsa incontro a coloro che erano invece rimasti lì e senza alcun ripensamento, hanno aspettato sperando di vederti tornare. Hai amato e ringraziato Dio nel vedere i loro volti indossare un sorriso sincero e i loro occhi brillare di gioia nello scoprire che non ti avevano persa. Hai abbracciato di nuovo tua mamma e hai stretto la mano di tuo padre più forte che mai. Hai guardato tuo fratello negli occhi e hai capito che vicini o lontani sarà sempre uno dei tuoi punti fermi.
    Hai chiuso di nuovo gli occhi e guardandoti dentro, hai visto che quel vuoto non c'era più... Hai sorriso e lasciato che una lacrima colma di emozioni, scivolasse libera mentre le braccia si alzavano verso il cielo in segno di vittoria.
    Adesso lo sai...
    "la vita è un viaggio incredibile".
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      Scritto da: Cinzia D.
      in Diario (Quotidianità)
      La città è avvolta nella nebbia ed è strano... Anche il vento della Valsugana non ci riconosce più... Nella nebbia vedo due ragazzi. Sì mimetizzano. I volti sono quelli di questi giorni: sorpresa, paura, tristezza... In questo tempo di timore atavico ogni singolo incontro è, a suo modo, incredibile.
      Composto mercoledì 18 marzo 2020
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        Scritto da: MaryRosa Amico
        in Diario (Quotidianità)
        Nonostante sia primavera inoltrata, siamo tutti avvolti dalla nebbia. Privi di luce non riusciamo a scorgere al di là delle nuvole, il sole che sorge e squarcia il cielo. Ci sarà sempre un alba, dopo un tramonto a salutarci. Le tempeste non durano che una breve stagione e noi, ritorneremo a sdraiarci sui prati scaldati dal sole.
        Composto venerdì 3 aprile 2020
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          Scritto da: dantino
          in Diario (Quotidianità)
          E fu in quel tempo che imparammo ad esser vivi e ad amare, i fiori, la terra e il cielo, il sogno, in quei lunghi giorni, in quella Primavera senza luce, in quel supplizio vuoto senza voce, sentimmo la sete del mondo, ci mancava la pioggia, il sole, il bacio che non riuscimmo a dare, l'abbraccio che non fummo capaci di trattenere.
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