Ho la sensazione che quando finalmente potremo tornare a vivere, avremo paura di vivere. Ma noi non ci faremo prendere dal panico, perché siamo forti e nulla impedirà di vivere la nostra vita come meglio ci conviene, sempre nel rispetto delle regole.
Per accorciare le distanze, almeno con gli affetti più cari, penso sia arrivato il momento di evadere nella lettura e scrittura. Inganniamo la mente e facciamola sognare.
Il lavoro, a volte, stanca ma c'è presto la ripresa. Stare invece, per un lungo periodo, senza sapere come impegnare il tempo, stanca ancora di più. È una stanchezza psicologica molto più difficile da superare.
Chissà che bello questo periodo per chi si ama veramente, per chi condivide ogni attimo, per chi vive la coppia nel modo giusto, senza le oppressioni della vita quotidiana. Chissà che bello.
Quando l'inerte e l'inetto si accorgono che scivola via la sicurezza di continuare nell'agio, allora si muovono dando parvenza di cambiamento per mantenere il loro atteggiamento.
Ciò di cui abbiamo più bisogno sulla terra, e che purtroppo non si trova spesso è l'armonia che permette di vivere bene insieme, anche senza avere la stessa cultura, la stessa religione, la stessa nazionalità o lo stesso colore di pelle. Viviamo nell'armonia, poiché si respingono le fonti di conflitto.
L'arcobaleno oggi è la speranza di domani. Di un domani in quale per strade puoi sentire di nuovo i suoni de la musica, puoi guardare il sorriso di un bambino o di un anziano felice. Dal finestra si sentirà il sapore di sugo che si deve buttare sopra la pasta. Dopo un può l'aroma di caffè ti ricorda che è già pomeriggio. L'Italia è cucina, architettura, agricoltura, musica e religione. L'Italia soffre ma non si perde la speranza che rinasce e torna alla sua quotidianità.
Ridere, camminare, pensare positivo. Dimenticare che accanto a te camminano persone crudeli e cattive. Fai in modo che la vita sia solo la tua e smetti di chiamarla "vita di merda" o "vita da leone". La vita, oggi, è troppo cara per chiamarla diversamente: "v i t a", basta chiamarla così.
Amare... e ad essere così onesti, senza filosofia... non importa cosa ami. Una farfalla o forse un fiore. Un granello di sabbia o l'erba che cresce triste e forse indesiderata. Quando il bastone sottile della noia ti tocca le spalle, tu prenditi la giacca, accendi una sigaretta se ti va, un bel caffè ristretto e ama.