Quotidianità


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Quotidianità)
- Fragili e deboli -

Sono piccole e trasparenti agli occhi di un mondo che corre troppo veloce per notarle. Rallentano il passo per paura di apparire e di ricevere ancora delusioni.
Camminano su strade grigie di un mondo tutto loro e accompagnate dal loro dolore, si dissetano con le loro stesse lacrime e si nutrono della propria solitudine.
La maggior parte delle volte rimangono in silenzio anche quando di cose da dire ne avrebbero tante.
Non si aspettano niente le persone "fragili".
Loro sono creature messe all'angolo da un mondo materialista, fatto di apparenza, opportunismo e cattiveria. Lasciano che le parole gli scavino in profondità, fino a ferirle in modo irrimediabile. Non si ribellano quasi mai, semplicemente accettano... Consapevoli di esser privi di quella forza che non sono mai stati capace di trovare.
Poi ci sono loro:
Quelli che fanno leva sui punti deboli dei fragili e fanno di essi il loro punto di forza. Ne approfittano per vederli crollare, sentirsi forti e invincibili.
Hanno un vocabolario ricco di parole cattive e denigranti e un bagaglio di trofei inesistenti di cui si vantano.
Camminano sicuri in apparenza, ma lasciano una scia che sa di fango... Quel fango che non vogliono mostrare e ci colorano la vita dei fragili come per liberarsene.
È ridicolizzando e distruggendo gli altri che vivono le persone "deboli" consapevoli della loro pochezza e del loro esser niente, nomadi in un mondo in cui non hanno saputo costruire niente.
Incapaci di accettare i loro fallimenti, godono nel vedere gli altri cadere sotto i propri colpi, esseri poco umani e apparentemente "grandi" solo grazie alla cattiveria e a quella violenza fisica o verbale che adoperano come unica teoria di vita.
Se sei una persona fragile, pensaci bene prima di definirti niente!
La fragilità' è un abito che indossa valori...
La debolezza è l'abito di chi valori non ha.
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    Scritto da: Cristina Metta
    in Diario (Quotidianità)
    Siamo tutti nati per la stessa causa e tutti liberi di spandere il nostro pensiero.
    Siamo nati liberi e questo è uno dei miracoli più evidenti. Chi non ha la nostra stessa fortuna, chi non ha mai conosciuto la libertà sa di cosa parlo. Io sono solo un essere pensante e di passaggio. Non ho nulla da insegnare. Non ho inventato nulla. Non sono paragonabile a niente ma cerco di rendermi utile alla sopravvivenza dell'umanità. Il senso della mia vita è dentro la parola taciuta. Quello che scrivo è solo per il diletto della mente e per il conforto della mia anima.

    Onorata della tua visita straniero.
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      Scritto da: Linda Reale Ruffino
      in Diario (Quotidianità)
      Non di solo pane viviamo è vero; ma da esso partiamo! In queste settimane in cui la vita ha rallentato quasi fino a fermarsi, abbiamo riscoperto tanti valori antichi, abbiamo impiegato diversamente il tempo, gli abbiamo dato più valore, non abbiamo più vissuto la frenesia delle giornate affamate di traguardi e affannate fino all'inverosimile. Abbiamo dato importanza alla sostanza e abbiamo scoperto la lentezza, come quella della lievitazione, anche di notti intere insonni, per permetterci di ottenere qualcosa di bello e prezioso. La soddisfazione di scoprirsi in grado di vivere come nei tempi antichi con un pensiero alle nostre mamme e alle nostre nonne.
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        Scritto da: MaryRosa Amico
        in Diario (Quotidianità)
        Lo scopri così, da un giorno all'altro, senza preavviso e ti cambia la vita. Te la distrugge. Il signor "corona virus", si è incoronato ed ha emanato il più infame dei decreti: niente strette di mano, niente abbracci e baci, spente le luci di negozi, discoteche e pub. Vuoti i parchi, le scuole, i teatri e i musei, ma non gli ospedali, quelli no, lì hai riempiti per bene, anche i cimiteri sono al collasso. Non c'è più posto per i nonni, genitori, mariti, mogli, compagni, fidanzanti e fidanzate e le nostre future generazioni, i bambini. Tu, non risparmi proprio nessuno bastardo. Diffondi panico, paura e psicosi, le tue armi. C'hai costretto ad indossare guanti, mascherina, per non parlare poi, di stare distanti. Re dei miei stivali: per quante spine possa avere la tua corona, non riuscirai più a farci piangere ancora. #Io resto a casa#. Perché voglio che te ne vada.
        Composto martedì 7 aprile 2020
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