in Diario (Quotidianità)
Che cosa volevi diventare da grande? Non ci sono ancora arrivato, non importa se non ce l'ho ancora fatta. Quello che conta è vivere ogni giorno cercando di diventare quello che voglio essere.
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Che cosa volevi diventare da grande? Non ci sono ancora arrivato, non importa se non ce l'ho ancora fatta. Quello che conta è vivere ogni giorno cercando di diventare quello che voglio essere.
Per quanto mi riguarda l'impossibile è solo una condizione temporanea.
La fede o è missionaria o non è fede. La fede non è una cosa soltanto per me. Chi ha fede deve uscire da se stesso e far vedere "socialmente" la fede. Si porta la fede con umiltà. Nella trasmissione della fede c'è sempre il Signore, nella trasmissione delle ideologie ci sono i "maestri". Mai, nella trasmissione della fede sono solo. È il Signore con me che trasmette la fede.
Vivi la vita con serenità e gustala come se stessi mangiando una buona caramella ripiena al cioccolato.
È un brutto momento per tutti, ma con tenacia e sentimento riusciremo a ripartire alla grande più forti di prima.
Ogni persona ha i propri limiti. Io ho i miei, e li ho superati da molto.
Non permettete al virus che vi rubi il senso olfattivo! Dovete sentire i profumi dei fiori che nascono per voi! Il profumo della pioggia sull'erba fresca dei prati e sulle strade che vi stanno aspettando i passi! Dovete percepire le note del profumo che lo indossa per voi il compagno o l'amante, l'odore dei vostri bambini e dei dolci preparati con amore dalla mamma. Il profumo della natura che dipinge arcobaleni di frutta, verdura e spighi in campagna! Non lasciate il virus che vi porti via il gusto della vita! Eppure se ti frega per un momento, lotta! Trova tutto nei ricordi e metti a posto! Ed in primis, non dimenticate di amare! Abbiate cura di voi per poter aiutare chi non ha più forza, chi ha mollato, chi è stanco e morto dentro! Sennò, che rinascita ci aspetta.
L'essere umano è l'unico animale che non accetta di essere quel che è. Non accetta la morte, che trova quasi sempre uno scandalo, una terribile offesa contro di lui, non il suo aspetto fisico che spesso trasforma fino alle estreme conseguenze, non il suo sé, che in linea di massima non ascolta o ignora. Egli, creatura fra le creature, accomunato a tutte le altre creature dalla stessa, inderogabile legge naturale. Egli il ribelle, il sapiente, l'errore.
Siamo giunti al punto in cui la paura "fa bene" e il bene fa paura.
Anche oggi ho iniziato la mia settimana con gli amici... Quei amici virtuali, per forza... Ma lo sanno? Spesso, dimentico di salutare e i messaggi li leggo a metà... Ho pochi amici, pochi ma buoni, sì... molto più attenti e presenti di me. Lo ammetto, nemmeno molti vorrei perché non potrei prestare attenzione a tutti... è brutto: tanto tempo libero, tempo da sprecare, tempo da buttare e a me non basta mai.