Sentimenti


Scritto da: Emma Lamberti
in Diario (Sentimenti)
Eppure lei non voleva chissà che cosa... Tutti la credevano pazza o illusa per quello che cercava. Era una donna che non riusciva a spiegarsi con mille parole, semplicemente con gli occhi; quegli occhi che bucavano l'anima. Perfetta nel nascondere con un sorriso le sue ferite, perfetta nei suoi silenzi che dichiaravano l'appartenenza ad un epoca non sua, perfetta per saper tacere mentre si squartava il cuore per non far soffrire. Semplice, ma di una complessità da far paura perché scavandola emergevano emozioni e sensazioni che non sempre alcuni erano disposti ad accettare. Lei non voleva chissà che cosa... cercava solo il coraggio di innamorarsi ancora.
Composto martedì 30 ottobre 2018
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    Scritto da: Emma Lamberti
    in Diario (Sentimenti)
    "Ad un passo da te..."
    Me lo dicevi sempre... ed io mi sentivo sicura.
    Niente poteva ferirmi
    Niente poteva dannarmi.
    "Ad un passo da te..."
    Mi stringevi la mano...
    Mi tenevi la mano...
    Ero nel palmo della tua mano.
    ... ed io... io trotterellavo accanto a te...
    Con occhi sognanti... "innamorata" di te...
    Fiera di averti accanto.
    "Ad un passo da te..."
    Crescevo serena, felice, orgogliosa ed onorata di esserti figlia...
    "Ad un passo da te..."
    e affrontavamo tutte le mie difficoltà.
    Insieme.

    Ad un passo da te, papà, per non farti mancare nulla.
    Per non smettere mai di amarti
    Per non smettere mai di proteggerti.
    Per far tacere le tue paure di lasciarci.
    Ad un passo da te...
    Ad un passo da me...

    insieme!
    Composto sabato 19 marzo 2016
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      Scritto da: Emma Lamberti
      in Diario (Sentimenti)
      Ho voglia di rinascere, quindi non disturbatemi in questi giorni, sto fabbricando un cuore nuovo, Avete capito proprio bene: un cuore nuovo! Uno di quelli che pulsa solo sangue e le emozioni non entrano neanche se le spingi. E poi una pelle più spessa, così posso sentire meno tutto. Orecchie nuove, per ascoltare meno il grido della pioggia e un cervello dove non ristagnano voci, pensieri, ricordi. Non voglio più avere le mie braccia, così non potrò più abbracciare chi avrà paura o accompagnarlo quando sarà notte, e neanche mani per scrivere quegli stupidi biglietti che lasciavo qualche tempo fa sulle panchine, all'ingresso degli ospedali o sotto una tazzina di caffè con un "Oggi sii felice" per strappare un sorriso a chi motivo non ne ha. Non voglio neanche avere questi occhi che scrutano, osservano, scavano per capire l'animo della gente e si riempiono di lacrime davanti ad un film o guardando l'arcobaleno. Voglio esser afona, per non parlar d'amore e raccontare storie per sognare.
      Un naso che non venga torturato dal profumo dell'assenza, e un vestito nuovo, senza più toppe o rammendi che segnano le volte che son caduta e a fatica mi son rialzata.
      Voglio essere carbone e non diamante, pioggia lenta che non riempie pozzanghere, neve congelata e spina senza rosa. Voglio restare impalata a guardare il vento che non scuote e chiudere il cielo in uno scatolone con tutte le sue stelle, i suoi pianeti ed i miei perché. Voglio essere quella che non sono per tacere dove dovrei parlare e non sbrogliare la mia vita su un foglio dove di nero non c'è solo l'inchiostro, ma una punta di cuore che gira pagina per (ri)cominciare a realizzare che sarebbe meglio camminare senza consumarsi, senza darsi in pasto a chi vince... perdendo(ti).
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        Scritto da: Daline98
        in Diario (Sentimenti)
        Un giorno, tra miliardi di persone, sei arrivata tu, donna bellissima, col sorriso travolgente, un collo da baciare un secondo sì e l'altro pure. Tu, che non averti conosciuto prima è l'unico rimpianto di una vita straordinaria. Tu, che se ci fosse al mondo anche una sola possibilità di clonarti, la troverei. Tu, che se qualcuno non mi avesse già anticipato, chiederei di sposarmi.
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