Scritto da: Dolcemente monello
in Diario (Sentimenti)
Bisogna liberarsi di ogni imbarazzo, lasciarsi andare in un gioco senza regole per scoprire ogni fantasia e concedersi completamente senza inutili attese.
Composto venerdì 22 luglio 2016
Bisogna liberarsi di ogni imbarazzo, lasciarsi andare in un gioco senza regole per scoprire ogni fantasia e concedersi completamente senza inutili attese.
Mi piaci quando in silenzio ti avvicini, mi guardi, mi prendi le labbra e delicatamente ti butti addosso a me.
E poi ci sono quei pensieri silenziosi pieni di carezze.
E mi scopro innamorata di te, perché tu solo sei stato in grado di baciare ogni mio pensiero nel più profondo della mia anima.
Quando finalmente ci incontrammo, capii che, dentro di me, quell'incontro in qualche modo era già avvenuto. Era come se tu facessi parte di me già da molto tempo prima. Avevo la strana sensazione che tu fossi mio, che appartenessi a me, come io appartenevo a te, da sempre. Poi rimembrai che tu eri quel sogno. Quello che continuavo a fare tutte le notti; quel sogno che mi teneva compagnia per tutta la notte e che per tutto il giorno continuava a danzare davanti ai miei occhi persi nel vuoto. Eri il sogno, quel sogno, il mio sogno di sempre che finalmente aveva preso forma e colore; materializzatosi nella mia vita... nella mia realtà.
Mi piacciono certi abbracci: quelli che ti fanno perdere la cognizione del tempo; quelli che ricompongono il cuore; quelli che ti asciugano le lacrime; quelli che ti fanno sentire a casa, mentre sei in qualsiasi altra parte del mondo; quelli che ti ristorano l'anima; quelli che ti stringono talmente tanto da entrarti dentro.
Correvo contro il tempo, correvo contro ogni distanza, quel giorno avevo un'infinita di contro, ciò che mi spingeva oltre era la voglia, il desiderio, averti mia era destino. Quando vidi sul tuo viso quella bellissima luce riflessa dall'anima, il mio cuore per un attimo sobbalzò e capi che avrei affrontato da quel giorno ogni contro qualsiasi distanza per un abbraccio, per il tuo sorriso, sbocciato dal cuore all'improvviso, segno del destino, di un amore mai appassito.
Io avevo sentito solo la sua voce e me ne innamorai follemente. La melodia delle sue parole sembravano essere un'eco di desideri che esprimevo lungo una valle rocciosa, e la realizzazione era ciò che udivo in quello spazio aperto.
Ho sempre creduto in chi sa leggere nel proprio io, ho sempre sostenuto chi pone il suo cuore davanti a tutto, esponendolo a ferite, a dolori, al vaglio dei cechi e agli impuri di cuore.
Il piacere di sentirsi parte di qualcosa o di qualcuno mi rende felice, il mio essere mi fa apprezzare la vita che vivo a modo mio.