Scritto da: Luciano Meran Donatoni
in Diario (Sfogatoio)
A volte la vita ti dà qualcosa, e poi... chissà perché! Arriva sempre il momento che ti presenta il conto.
Composto mercoledì 30 dicembre 2015
A volte la vita ti dà qualcosa, e poi... chissà perché! Arriva sempre il momento che ti presenta il conto.
Sono scappata dal vittimismo. Dalla mente tarata, da chi non ammette le proprie colpe... da chi si sente tradito, usato, senza avere il coraggio di guardarsi dentro. Da chi confonde l'abitudine, incapacità di affrontare la vita da solo. Sono andata incontro a una libertà di pensiero e rispetto di vita, tutto questo lo sto pagando a caro prezzo con calunnie e illazioni, ma rimanere non mi avrebbe più permesso di guardarmi allo specchio. Amo e rispetto la vita, ma sopratutto la mia dignità di donna.
Vorrei potertelo dire guardandoti negli occhi. Ma i sogni... dove hanno gli occhi?
Non "pretendermi"! La mia presenza è un dono che concedo io e mai per pretesa!
Tra afone voci e mormorii omertosi, io resto fiera di me stessa, tra le maschere che indossano, e teatrini che inscenano, io sono fiera di essere libera in me stessa e mostrare la mia vera faccia.
Ti ho lasciato un messaggio sulla fiancata della macchina.
Anche la stupidità è una menomazione, addirittura la considero la tra le più gravi soprattutto perché, ahimè, incurabile.
Sarebbe un giorno splendente vedere quelle persone che prima ancor di chiedere scusa, si cucissero accuratamente la bocca!
Io alla gente troppo piena di sé lascerei riempirsi fino all'osso del collo, tanto prima o poi scoppiano da soli!
Per ogni giudizio affrettato su di me, potrei regalarvi tre verità sul vostro conto:
1. Superficialità.
2. Possessori di una vita vuota.
3. Mancata capacità di farvi i fatti vostri.