in Diario (Sfogatoio)
Sono già pigra di mio per correre, figuriamoci se mi metto a correre dietro a chi ha deciso di andarsene.
Composto giovedì 30 gennaio 2020
Sono già pigra di mio per correre, figuriamoci se mi metto a correre dietro a chi ha deciso di andarsene.
Circondatevi di persone che vi fanno sorridere, la vita è troppo breve per sprecarla con persone che puntualmente vi rovinano il mascara.
Ti infastidiscono queste immagini, vero? E pensa che questa non è neanche una delle peggiori, l'ho scelta apposta per te. Per non urtare la tua "sensibilità. Quindi ti prego, guarda, anche se so che a un volto tumefatto preferisci uno perfettamente truccato, ammiccante, sorridente. Di quelli che sembrano fatti apposta per lasciare commenti volgari sotto, meglio ancora se in privato che magari la cosa si fa più eccitante. Vorrei solo che ci pensassi, prima di passare oltre a certi immagini, a certe notizie, a certe testimonianze. Vorrei che ci pensassi prima che l'indifferenza prenda il sopravvento, prima di giudicare, prima di giustificare. Vorrei che ci pensassi prima di dire, tanto non è la mia donna, non è mia figlia, non è mia madre. Perché chi ha provocato certi lividi, potrebbe essere stato un uomo che ragionava come te.
A volte mi sentivo inadeguata, poi mi sono resa conto che la mia presenza non è meno importante delle tante apparizioni e che il mio pensiero non è meno considerevole solo perché non so essere frivola. Lascio volentieri la leggerezza a chi guarda solo la superficie, che dopotutto io... sto più comoda adagiata negli abissi.
Qualunque cosa esiste al mondo per avere un ruolo, anche la più insignificante o quella che non degnereste di una seconda occhiata. Prendiamo ad esempio il gioco della dama. È vero che con una pedina di meno si può giocare lo stesso. Ma la partita finisce prima.
Guarda, ascolta il mio consiglio. Per piacere a tutti dovresti essere più accomodante, sofisticata, mostrare di vedere il mondo in rosa. Non così... sei un po' grezzotta diciamo, sempliciotta coi tuoi sbalzi d'umore da sembrare acida, a volte prepotente. Non dovresti esprimere le tue idee politiche o religiose, nemmeno le ingiustizie che ti fanno fremere di rabbia. Ascolta il mio consiglio se vuoi piacere a tutti, mostra al mondo che di ciò che ti avviene al mondo nulla ti tocca... fatti qualche selfie, metti in vetrina le tue vacanze, ascolta me... funziona! - certo, se volessi potrei piacere a tutti. Ma sai una cosa? Disprezzerei me stessa. -.
Complice è anche chi passa indifferente davanti a un episodio di violenza, chi sorvola su un articolo o un servizio sull'ennesima donna abusata, complice è anche chi si crede figo a lanciare commenti allusivi per strada. Complice è anche chi dice, se l'era cercata, o poteva difendersi, o poteva evitare luoghi solitari di notte. Ma credete davvero che la violenza sia solo quella che porta segni visibili? Complice è chi si giustifica con un, sono fatto così, chi non ha volontà di cambiare, chi non sa proteggere. Complice è anche chi si vanta di non aver mai alzato una mano o la voce su una donna ma non ha mai mosso un dito per difenderla.
Odio profondamente chi si veste di buonismo per apparire agli occhi della ressa come un angelo sceso in terra, ma in realtà non è altro che un perfido serpente sempre pronto ad attaccare coi suoi morsi velenosi tutti i suoi bersagli.
Quando leggo o ascolto certa gente istintivamente mi sorge solo una certezza, che tutto quello che attribuisce agli altri in realtà raffigura solo se stesso mosso da una incredibile invidia.
Il mio mondo non è perfetto ma è il mio mondo, allora è perfetto così.