in Diario (Sfogatoio)
L'invito a pensare con la propria testa è conferito, di sovente, da chi desidera farti pensare con la sua.
Composto domenica 1 dicembre 2019
L'invito a pensare con la propria testa è conferito, di sovente, da chi desidera farti pensare con la sua.
Anno 2019 la caccia alle streghe non si è mai estinta, anzi si intensifica. In forme più subdole e per vie traverse, e mi chiedo perché faccia così tanta paura il sesso definito debole... forse perché si è capito che in sostanza è il contrario e che se lasciate alle libere scelte e alla libera natura, le donne sarebbero capaci di muovere e spostare il mondo. E a voi non piace.
Giorni in cui ci si ritrova a dire: "già"... per ogni cosa, come un sospiro dietro l'altro.
Spumeggia tra labbra di onde la voce selvaggia del mare, frangendo sulla muraglia del tempo il farsi e disfarsi dei giorni.
Le gioie non passano se hai amore nel cuore.
Sono poche le persone che sanno dare quel poco di loro ma sono rare le persone che sanno comprendere ciò che ricevono.
I chiarimenti e le scuse non servono con le persone che non ci meritano.
Le opere e le omissioni dimostrano chi siamo veramente. È la prova del nove che dimostra se la prima impressione era giusta oppure no.
E io continuo a cambiare... ogni anima sceglie il proprio percorso prima ancora di nascere, la malattia e la sofferenza aiutano ad evolvere a raggiungere e a rendere più consapevole. Risvegliata... ho risvegliato la dea che era in me, quattro mesi fuori dalla mia zona comfort, con la malattia, guardarla dritto negli occhi, ogni volta che da sola svenivo, ogni volta che da sola mi rialzavo, ogni volta che raccoglievo le mie forze incredibilmente elargendo sorrisi, ogni volta che stavo aiutando qualcuno lasciandogli la convinzione che ero solo io ad aver bisogno. Ogni volta che mi perdevo in lunghi viaggi con metropolitane, dentro gli altrui sguardi stanchi, spenti e ignari, per andare in istituto, ogni volta che i soldi bastavano a stento. Ogni volta che piangevo dal dolore, e da sola mi asciugavo le lacrime. Sono una guerriera? Non vorrei, odio la guerra, ma lotto contro le avversità, non mollo e non mi arrendo, sono caparbia porto avanti i miei obiettivi e i miei sogni, vado avanti con passo stabile e fermo, non mi lascio abbattere per più di un giorno a tutte le mille difficoltà che ho affrontato e continuerò ad affrontare. Ho compreso la pazienza, l'agape sacro e incondizionato, ho danzato attraverso la mia energia blu, ho percepito la mia grande forza, il poter contare su me stessa, ho accolto anche i miei lati oscuri lasciando fluire, con la consapevolezza che la mia anima non ha un solo colore, ma un meraviglioso arcobaleno. Forse si sono guerriera ed onoro la mia lotta avvicinandomi sempre più alla luce. L'ho fatto e lo sto facendo con le mie parole scritte e dette quando un fil di voce me l'ha permesso. La spazzatura emotiva ha lasciato posto all'energia rivitalizzante... ho riconosciuto la "fiamma" non consapevole, l'ho amorevolmente compresa e aiutata. Ogni cosa ha il suo tempo. Accolgo e ringrazio "nemamiah" e sono onorata della sua costante presenza vivo il presente qui e ora... namastè anime belle.
Un solo uomo non fa tutti gli uomini, una sola idea non è tutte le idee, un solo comportamento non fa tutti i comportamenti uguali, una sola persona non è tutte le persone, un solo gesto non è i gesti di tutti. È la non coerenza che mi indigna, quel voler portare la ragione a tutti i costi pur mancando di argomenti.