Scritto da: Laura Lapietra
Mi dissero che ero nessuno. Me ne rallegro poiché è meglio esserlo davvero piuttosto che diventare qualcuno leccando la polvere delle suole di un qualcuno.
Composto lunedì 1 aprile 2019
Mi dissero che ero nessuno. Me ne rallegro poiché è meglio esserlo davvero piuttosto che diventare qualcuno leccando la polvere delle suole di un qualcuno.
Mi chiedo che fine abbia fatto la dignità di coloro che seppur non vengono minimamente calcolati, continuano imperterriti ad elemosinare attenzioni.
Capita sempre di rendere il doppio di quel che si riceve, ma ciò che conta realmente è il non pentirsene mai.
Chi sa toccare il cuore con la delicatezza dell'incanto nelle parole che esprime ha il potere degli Angeli del cielo per sciogliere emozioni nell'anima.
Ti auguro di rimanere fregato sempre quando mi guardi per scherzo, poiché per sbaglio hai deciso di sedurmi e per incanto non puoi far a meno di farlo.
Non cercarmi altrove, non mi troveresti mai in un altro essere poiché di me ce n'è di una sola sulla faccia dell'esistenza.
Se esser bruti vuol dire parlare in faccia a qualcuno dicendo ciò che si pensa, allora preferisco esser etichettata cattiva piuttosto che ipocrita.
In fondo quando scappi via vuoi soltanto che ti prenda per la vita e ti stringa forte sul cuore, trattenendoti sospesa nel tempo fermando quella assurda decisione di lasciare ciò che ti fa sentire viva.
È che le belle parole a volte non bastano a colmare il vuoto che c'è dentro all'anima, e il cuore lo sa.
Una mamma fiera dei suoi figli è colei che seppur ormai diventati uomini, si comportano come quei pargoli che un giorno stringeva forte al suo petto per lasciarsi consolare.