Post di Martina Boselli

Nato mercoledì 21 marzo 1990 a Napoli
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Martina Boselli
Lei è così dannatamente e perfettamente complicata.
Le viaggi dentro solo se ne sei in grado.
Il resto ha la stupida convinzione di essere entrato ed invece, è restato fermo a rimirarla dall'esterno, senza fare un solo passo. Perché lei è così, se conosci la combinazione hai qualche speranza, forse ce la fai. O forse no, forse ti spinge fuori e ti chiude il portone in faccia.
Non tutti meritano di entrare in certi posti, pochi sono coloro che possono permetterselo, ancora meno coloro che ci provano.
E lei ha imparato che, il lascia passare per l'anima è cosa assai rischiosa, e se ne resta lì, nel suo groviglio di complicazioni, ché tanto lo sa, nessuno avrà il coraggio di sciogliere.
E va bene così.
Martina Boselli
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    Scritto da: Martina Boselli
    Il nostro è stato amore a prima vista.
    Da ambedue le parti. Nello stesso istante. Una rarità mi hanno detto.
    Una rarità parlare anche di amore di questi tempi, eppure è successo.
    Ci siamo innamorati senza ancora sapere chi fossimo.
    Ci siamo innamorati senza ancora capire che cosa stesse accadendo.
    E più ci scoprivamo e più ci sembrava di conoscerci già. Finivamo ognuno le frasi dell'altro senza sbagliare un colpo.
    Capivamo i pensieri e gli stati d'animo dell'altro anche quando un silenzio assordante ci teneva in standby.
    Bastava chiedersi "se in questo momento fossi al posto suo, cosa starei provando ora?" Ed avevamo la risposta ad ogni nostro perché e ogni nostro quesito.
    Eravamo più simili di quanto non sembrasse.
    Ci separavano anni, esperienze, chilometri eppure eravamo più vicini di chiunque altro.
    Avevamo il cuore sempre collegato e l'anima sintonizzata sulla stessa frequenza. Sempre.
    Quel filo rosso di cui parla la leggenda cinese, ce l'avete presente? Ecco.
    Io adesso non so se è vero, ma con lui avevo l'impressione di essere agganciata da un legame invisibile.
    E l'ho capito davvero dalla prima volta che i miei occhi si sono posati sui suoi.
    Qualche volta quel filo lo sento perfino tirare e quando succede so per certo che anche lui sta pensando a me.
    Qualcuno parla di anima gemella. Non so se anche quella roba lì esiste davvero, ma posso dirvi come mi sentivo io quando ero con lui: completa.
    Non che prima fossi a metà o mi mancasse qualcosa, anzi. Ma con lui mi sentivo diversa. Mi sentivo intera.
    Mi sentivo come se fossi nel posto giusto al momento giusto con la persona giusta.
    Una cosa del genere non mi era mai accaduta, ma con lui è stato diverso.
    Credo che gli incontri non siano mai casuali. Così come credo che alcune persone siano destinate a noi per un motivo ben preciso.
    E credo che chi è destinato ad aversi accanto un modo lo troverà sempre.
    Martina Boselli
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      Scritto da: Martina Boselli
      Mia nonna ogni volta che dormivo da lei, non appena chiudevo gli occhi, accostava una sedia accanto al letto per impedirmi di cadere se mi muovevo troppo durante la notte.
      Mi ha insegnato che prendersi cura di qualcuno lo si fa in modo silenzioso, ma con gesti potenti.
      Mia nonna ogni volta che andavo a pranzo da lei mi faceva trovare di tutto: taralli dolci e anche quelli col pepe, nutella, panini ad olio ma anche le rosette, le pesche sciroppate e la pasta a forma di ruota di carro che mi piaceva tanto.
      Mi ha insegnato che quando ami qualcuno ti preoccupi sempre che abbia tutto ciò che desidera.
      Mia nonna ogni volta che ero in giardino a giocare con mio fratello o con i miei cugini mi ripeteva spesso di fare attenzione. Di non inciampare e non litigare. E con la scusa che le serviva qualcosa da prendere, di tanto in tanto usciva fuori a controllare che tutti stessimo bene.
      Mi ha insegnato che quando ami qualcuno vuoi sempre prenderti cura di lui/lei e che anche se fai finta di fare altro la tua attenzione e il tuo cuore sono sempre rivolti lì.
      Mia nonna, più di tutti, mi ha insegnato cos'è l'amore.
      Martina Boselli
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        Scritto da: Martina Boselli
        Ho visto l'amore vero e aveva gli occhi di mio nonno.

        Ci hanno detto che le cose rotte poi non funzionano più. Che vanno buttate via.
        I miei nonni sapevano riparare di tutto invece.
        Da una lacrima per un rimprovero di mia madre sapevano far nascere un sorriso per un panino ad olio con la nutella, ad esempio.
        Ci hanno detto che quando una cosa non va, inutile insistere. Meglio metterla da parte e non perderci troppo tempo.
        Mio nonno invece, mi ha insegnato che il maggiolone che arranca sulle salite se lo curi un po' ogni giorno, con pazienza e dedizione, se gli cambi l'olio, fai manutenzione, gli pulisci i filtri, può tornare a funzionare come prima. Anche meglio di prima.
        Ci hanno detto che quando ti procurano uno strappo dentro l'anima, questo può solo allargarsi e non più richiudersi.
        Mia nonna era sarta e mi ha insegnato che se con delicatezza e accortezza cuci per bene dove c'è una sdrucitura e te ne prendi cura ricordandoti che quella ferita lì, ti ha reso speciale, puoi farcela a superarla. Certo, non la dimenticherai, ma ripensandoci avrai comunque un sorriso. Il sorriso di chi ce l'ha fatta.
        I miei nonni sono stati insieme per ben sessantasei anni. E di certo non sono restati immuni da crisi, ma sono restati insieme nonostante questo.
        Credo non ci sia cosa più bella di un amore vero e duraturo.
        Ricordo quando morì mia nonna, ero poco più di una bambina, ma non abbastanza piccola da ricordare che ogni mattina, mio nonno usciva di casa e andava a raccogliere un fiore che poi metteva in un vaso che riempiva d'acqua, lo poneva al centro della tavola ed esclamava ad alta voce: "Cara, questo è per te. Ma tu resti sempre il fiore più bello, non temere." E poi, sorrideva ad un angolo della stanza.
        È lì che ho appreso che il vero amore dura per sempre.
        Il loro è stato un amore che non ha saputo invecchiare se non insieme, non ha saputo dividersi nemmeno con l'arrivo della morte, non ha saputo confondersi, lasciarsi, spezzarsi, ma che è rimasto unito sempre. E io voglio un amore così. Uno che mi dica che sono sempre bella anche con tante rughe, con l'affanno, con l'andatura lenta.
        Uno che mi dica che non so cucinare – perché so di non esserne capace, esattamente come la nonna – ma che poi, rimpianga i miei pasticci culinari quando non li assaggerà più.
        Uno che mi tenga accanto a se senza allontanarmi, anche e soprattutto quando ho intenzione di andare via. Che mi porga il suo ombrello quando è tempesta fuori e dentro di me.
        Che voglia me con tutte le incazzature, le lune storte, i pianeti contro e mi mostri che perfino i miei buchi neri possono essere belli se visti in due.
        Io non so ancora bene cosa sia l'amore, però, so che esiste.
        E dopo tutte le fregature prese, io merito un amore come quello dei mie nonni.
        Tutti lo meritiamo.
        Martina Boselli
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          Scritto da: Martina Boselli
          Di fronte casa mia c'è un albero.

          In autunno le foglie si vestono del colore giallo, arancione e anche rosso. È bellissimo starlo a guardare.

          Di tanto in tanto una foglia si stacca dal ramo e lentamente si posa a terra.
          Ogni volta che succede seguo con lo sguardo il suo tragitto e immagino di essere una foglia anche io.
          Immagino il vento sulla faccia, la sensazione di ondeggiare nella testa, sentirsi liberi e spensierati per qualche secondo.

          Qualche altra volta foglia caduta lo sono stata davvero, quando già al suolo, delle scarpe noncuranti di dove stessero andando, mi hanno calpestata senza nemmeno accorgersene.
          O quando mi sono ritrovata sola in mezzo ad altre centinaia di foglie che non si accorgevano della mia presenza e mi sono mimetizzata tra loro perché non mi restava altro da fare.

          L'autunno è uno stato d'animo, ho letto da qualche parte. Lo penso anche io.
          Martina Boselli
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            Scritto da: Martina Boselli
            Insomma, non mi sembra di chiedere poi molto.
            Una coperta abbastanza grande perché quando ho freddo io tendo a tirarmela tutta per coprirmi bene.
            Mi ci arrotolo dentro letteralmente, come fossi un sushi.
            Un letto grande, magari un matrimoniale e un po'.
            Cos'è un matrimoniale e un po'?
            Un tipo di letto grande abbastanza per quelle come me che non stanno mai ferme nemmeno da sveglie. E nemmeno da sedute. Che cambiano posizione ogni cinque minuti. Dieci se non hanno molta confidenza con chi le sta vicino.

            Poi sopra ci vorrei te che tieni sulle gambe un computer sintonizzato su Netflix e due pizze fumanti. Una margherita e una con panna prosciutto e patate.
            Tu prendi pure quella che preferisci invece, tanto tre pizze di gusti differenti sicuramente non stonano.
            La pizza ci sta bene su tutto e davanti a tutto, anche davanti un film strappalacrime, per esempio.

            "No, il film strappalacrime no."
            "Ecco, lo sapevo."
            "Tutto ma non il film strappalacrime, ti prego. Ti va un film horror?"
            "No, perché poi ho paura e la notte se devo andare in bagno non lo faccio perché temo di incontrare il personaggio più spaventoso che mi fissa immobile nel corridoio."
            "Uno comico?"
            "No, perché voglio vedere un film strappalacrime. Ti va uno romantico? Ti faccio assaggiare due pezzi di pizza se dici sì."
            "L'amore è altruismo. Dovresti farmele assaggiare a prescindere."
            "No, quando si tratta di pizza è normale essere egoisti."
            "Ma io voglio la pizza!"
            "Allora film romantico."
            "Però non strappalacrime."
            "No, strappalacrime no.
            Ecco, questo qui è uno dei miei preferiti! Lo conosci?"
            "Ovvio che no. Ti avviso però, se è strappalacrime, paghi pegno."

            "Amore?"
            "Sì?"
            "Mi abbracci? Questa scena mi commuove sempre."
            "Anche a me."
            Martina Boselli
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