Ho visto gente andare via dalla mia vita senza neanche chiedere scusa per il disturbo. Poi ho visto delle altre persone sedersi in modo silenzioso su una panchina aspettando che mi accorgessi che erano lì per me. Ho conosciuto persone che appena incontrate mi hanno fatto pensare "io con una così non potrei mai condividerci del tempo" e sono diventate le persone più importanti della mia vita. Ci sono state quelle che mi sono piaciute al primo sguardo e mi hanno poi dimostrato, strada facendo, che era solo superficialità e sbaglio. Quelle persone che ho giudicato in modo negativo solo perché a pelle non mi convincevano, o perché non la pensavano come me su tanti e tanti argomenti e poi mi hanno insegnato che, nonostante le divergenze, le persone sanno essere belle proprio perché "diverse". Ho conosciuto chi mi ha fatto dire con convinzione "non ti dimenticherò mai più", ma già dopo un paio d'anni non mi sono più chiesta dove fossero e come stessero, non per cattiveria, ma perché a volte succede e basta. E poi ho conosciuto chi ha fatto insieme a me solo un po' di strada e poi ha intrapreso il suo percorso, diverso e distinto dal mio e mi è rimasto dentro ancora oggi. Perché la vita è una strada da percorrere. Incontrerai tanti volti, alcuni resteranno semplicemente tali, altri saranno molto più di questo.
Secondo me gli occhi più belli che possiate mai vedere, sono quelli che vi cercano anche in mezzo ad una folla di persone. Quelli che scrutano ogni vostro più piccolo dettaglio e ne sorridono e ne sono orgogliosi, perché in fondo lo sanno anche loro che, prima di allora, nessuno mai l'aveva notato quel neo che avete sotto il mento. Gli occhi più belli che possiate mai vedere, sono quelli che si perdono nei vostri e vi ritrovano allo stesso tempo. Quelli che sanno osservarvi, ma osservarvi davvero. E non che vi guardano e basta, ché quella è un'altra cosa. Che quella cosa lì, la san fare tutti. Gli occhi più belli che possiate mai vedere, sono quelli che vi scrutano l'anima e vi fanno sentire a vostro agio anche col trucco sciolto ed il viso sfatto. Quelli che vi guardano e vanno oltre, ma non "oltre" perché siete trasparenti, ma oltre perché sanno di guardare qualcuno di speciale. Qualcuno. Voi. Quelli sono gli occhi più belli che possiate mai vedere e lo sono a prescindere dal loro colore.
Mi amo. Mi amo con tutti i miei difetti, e vedi che sono tanti, tantissimi. Alcuni so nasconderli bene, altri si presentano nel momento meno opportuno, Ma mi amo comunque. Mi amo con tutte le ammaccature sul cuore. Con i graffi sulla pelle quando non avevo nessuno che mi abbracciasse e allora, in quelle sere, mi aggrappavo a me stessa e mi stringevo così forte che le unghie entravano nella pelle e mi lasciavano dei piccoli segni. I segni della fragilità della mia anima, quelli me li porto dentro e me li porto addosso da sempre come un vestito, e mi stanno anche bene. Io mi amo. Mi amo anche con gli occhi stanchi e lucidi dopo una giornata pesante, dopo una giornata vuota, dopo una giornata come tante. Mi guardo allo specchio e so che devo amarmi, anche se non sempre è facile, anche se a volte penso di non meritarlo davvero, ma ho imparato che è proprio in quei momenti lì, che devo farlo più forte. E allora mi guardo di nuovo allo specchio e mi amo ancora di più perché in fondo so che merito affetto per ciò che sono. Merito affetto per essere rimasta in piedi nonostante tutto. Nonostante tutti. Io mi amo comunque. Mi amo per tutti i lividi che porto come medaglie appese al petto di un soldato, perché i lividi che ci portiamo dentro, sono le battaglie che abbiamo perso, ma le nostre sconfitte sono pur sempre piccole vittorie del cuore e va bene anche così. Mi amo per le ferite che mi hanno inflitto, o che mi sono procurata da sola perché a volte, amare per me, era al di sopra di tutto. Anche al di sopra di me stessa. Mi amo per la stronza fragilità che nascondo dietro l'ironia pungente per vedere se poi, esiste davvero chi abbatte questi muri di cemento e vuole restarmi accanto. Mi amo anche quando sono stanca di me stessa, delle vesti che indosso per non mostrare il mio vero io, per l'armatura di ferro, sempre più pesante su queste mie fragili spalle, e la spada sempre tratta a difendere il mio cuore, per il mio sfuggire alle emozioni belle per paura di rischiarci troppo cuore. Troppa anima. Io mi amo comunque e continuerò a farlo perché so che per avere amore vero, basto solo io, soprattutto quando non c'è nessuno a farlo al posto mio.
Meriti qualcuno che ti voglia, ma ti voglia sul serio e non solo quando il tempo è sereno, ma soprattutto quando è tempesta dentro e fuori di te. Meriti qualcuno che ti voglia con i tuoi difetti e le tue debolezze, che ti sostenga e rida con te dei tuoi angoli bui, non che rida di te, è diverso. Meriti qualcuno che sappia ascoltare i tuoi silenzi e ci ricami sopra poesie bellissime. Meriti qualcuno che non ti faccia pesare il tuo essere sbagliato, che poi, sbagliata non sei e che te lo dica che è questo che ti rende davvero unica. Che ti rende davvero speciale. Meriti qualcuno che ti risollevi quando sei troppo stanca per andare avanti e vuoi solo riposare un po'. Qualcuno che ti dimostri che c'è e non te lo sappia dire, perché la dimostrazione è la parola più bella che vuoi sentire. Che vuoi finalmente vedere. Meriti qualcuno che ti faccia sorridere il cuore ancor prima della bocca. Qualcuno che ti accarezzi l'anima ancor prima del viso. Qualcuno che ti spogli da tutte le tue paure ancor prima di toglierti i vestiti. Qualcuno che tremi con te e non per il freddo che c'è fuori. Qualcuno che socchiuda di tanto in tanto gli occhi e pensi "fortuna che c'è lei con me". Qualcuno che non ti dia mai per scontata, che sappia che amare vuol dire anche restare quando le cose si fanno complicate. Che amare significa anche sostenere l'ombrello sotto l'acquazzone e non restarsene a casa per non bagnarsi. Che amare significa continuare a realizzare e costruire anche quando il mattone cade giù. Meriti qualcuno che ti voglia, ma ti voglia sul serio. Che ti voglia sempre.
Scrivimi una sera che non hai nulla da fare e mentre cercavi di tenerti occupato ti sono tornata in mente io.
Scrivimi un giorno mentre sei tra gli scaffali del supermarket e non sai quale pasta prendere, ché le marche ti sembrano tutte uguali e ti serve una mano.
Scrivimi quando sei tornato da un viaggio per dirmi che nulla è cambiato, che sono ancora lì dove mi hai lasciato.
Scrivimi quando stai partendo per nuove mete e vuoi dirmi che mi terrai nel taschino della tua camicia a sinistra dove sta il cuore così sentirai meno la mia mancanza.
Scrivimi quando ti mancherò tanto da star male, tanto da sentire la pelle lacerarsi ed il cervello infiammarsi per i troppi pensieri. Quando pesterai forte i piedi per terra come fanno i bambini quando vogliono qualcosa e non possono ottenerla.
Scrivimi dopo una giornata piena per dirmi che spazio tra tutte le cose che avevi da fare sono riuscita a farmelo lo stesso.
Scrivimi quando ti sarai accorto che nessuna è come me. Che c'hai provato ad uscire con un'altra, ma non sei riuscito a perderti nel suo sguardo come capitava con me.
Scrivimi quando avrai capito che non troverai mai più chi sorride alla vita, nonostante tutto, come lo facevo io. Quando, pur avendocela messa tutta, non sei riuscito a dimenticarmi né a trovare un'altra che sa viaggiarti dentro come lo facevo io.
Scrivimi una sera prima di andare a letto semplicemente per dirmi che avevi voglia di farlo.
Volevo dirvi di non fare propositi, non sperare che possa essere un anno migliore, non desiderare di stare finalmente accanto alla persona amata, o di raggiungere gli obiettivi che non siete riusciti nemmeno a sfiorare l'anno prima. Non stilate alcuna lista dei desideri. Scrivete invece, quella che siete riusciti a realizzare in questo 2024.
Guardatela bene.
Tutto quello che vi è accaduto, è perché doveva accadere, non ci sarebbe stato modo di cambiarlo, anche se quella mattina ve ne foste stati a letto a dormire fino a tardi, sarebbe accaduto il giorno dopo. Davanti a certe cose è inutile tergiversare, devono succedere e basta.
Guardate ancora la vostra lista.
Tutti gli obiettivi, quelli che volevate realizzare e quelli che non erano in programma, sono i vostri piccoli traguardi, sono le vostre vittorie. Quelli che non avete ancora realizzato, potrete farlo oggi, saranno il vostro punto di partenza.
Tutto quello che c'è stato quest'anno: le delusioni, le persone perse e ritrovate, le serate passate ad ubriacarsi con gli amici e quelle a piangere nel buio di una stanza, le giornate passate a letto senza voglia di combattere e quelle in cui combattere era l'unica cosa che vi rendeva vivi. I giorni da rifare e quelli da buttare e dimenticare. Tutto questo, ogni singolo giorno, ogni momento bello e, anche e soprattutto, brutto, ha contribuito alla vostra crescita personale, non importa se quelli che vi stanno intorno non l'hanno notato, è il cambiamento che vi portate dentro ad essere più importante del resto. Siate felici di come è andato. Di cosa avete fatto. Siate di felici di quello che siete diventati. E quest'anno fatelo ancora, con più intensità.
Non ci saranno mai 365 giorni d'amore, di gioia, di vittorie, ma ci sarà sempre un nuovo giorno da riscrivere come piace a voi. Siamo noi il cambiamento. Siamo noi che facciamo la differenza nella nostra vita, non di certo un nuovo anno.
Adesso guardate la vostra lista e bruciatela, è tempo di riscriverne un'altra. Non vi auguro un buon anno, ma una buona giornata, perché ogni giorno può essere una possibilità in più per cambiare questa vita.
"Clè mi spieghi cosa hai fatto? Hai la possibilità di cambiare tutto il tuo avvenire. Di sposarti con uno ricco, che tra l'altro ti adora e, credimi, queste sono due combinazioni che non sempre trovi. Di avere la casa di proprietà, una addirittura in montagna e un'altra al mare, una colf a tua disposizione, viaggi in ogni dove, e tu che fai? Mandi tutto a pu**ane... per cosa?" "Per la mia felicità, mamma."
Un consiglio: se vi approcciate ad una ragazza in chat parlando come se steste lasciando il vostro codice fiscale, o quello dell'amico lì vicino a voi, sappiate che questo non ve la farà manco cominciare una conversazione. Neanche il tempo di dire "ciao io sn giggino è abt a li" che bloccato. Ciao ciao, a mai più risentirsi, subito proprio. Se poi la ragazza in questione sono io, pur scrivendomi frasi da baci perugina... bloccato pure tu, mi dispiace.
Eppure ricordo che quando ero alunna io e l'insegnante mi richiamava per un comportamento sbaglio o mi metteva in punizione, a casa, sistematicamente, mi attendeva il "resto" da parte dei miei genitori. A pensarci bene non sono venuta su tanto male, o forse sì. Forse sì perché ho sempre creduto che il ruolo dell'insegnante fosse quello di istruire ma anche educare alla disciplina. E pensare poi, che alcuni miei insegnanti - quelli che porterò nel cuore soprattutto per questo motivo ed hanno inciso profondamente su alcune mie scelte di vita - ne hanno salvati di ragazzi molto di più facendo loro da "mamma" e da "papà". Ma evidentemente prima erano altri tempi. Evidentemente prima l'insegnante era Insegnante, oggi invece, è semplicemente una figura che sta seduta dietro una cattedra a blaterare della sua materia. Oggi l'insegnante è quella figura che deve sperare di essere ascoltato, deve sperare che a fine giornata sia riuscito ad inculcare qualcosa in quelle giovani mente, e perché no, visto i tempi che corrono, sperare di aver spento le emozioni poco prima di entrare in classe ed essersi limitato semplicemente alla trasmissione del sapere fine a se stesso così da non meritarsi un calcio in culo da un genitore. Eppure io la figura dell'insegnante me la ricordavo molto meglio.
Cara me, per questo nuovo anno ti auguro più viaggi verso mete sognate, sperate, trovate per caso e non lasciate più. Ti auguro più sogni nel cassetto, di realizzarne tanti ma tenerne fuori qualcuno perché sono loro a renderci vivi. Ti auguro di poter guardare in faccia chi ti ha fatto male e col sorriso, ma di quelli buoni senza odio e rancore, dirgli: "hai visto? Ce l'ho fatta. Sono in piedi e lo devo solo a me stessa." E ti auguro di rivalutarti. Reinventarti ogni volta. Di ascoltarti un po' di più, di rinascere ogni volta più forte di prima. Non darti mai per scontato, ma non prenderti mai nemmeno troppo sul serio. Di osare sempre e ascoltare il cuore. Di cambiare colore o taglio di capelli se questi ti hanno stufata, di poter indossare una tuta e sentirti bella perché la bellezza la porti dentro e, quella, è il vestito più bello che tu possa indossare. Ti auguro di piacerti sempre, anche con i capelli scombinati ed il trucco sciolto, ché l'anima, quella mica se ne sta sempre composta e sistemata? Ma se vera sa farsi notare da chi deve essere vista davvero. Ti auguro di fare pace col passato. E ricordati che chi non è voluto esserci nei tuoi giorni ti ha fatto il più grande regalo che potessi ricevere: ti ha privato di un'assenza ingombrante e inutile. Ti auguro più concerti, più canzoni che sappiano dirti chi sei, meglio di quanto possa fare tu talvolta. Ti auguro più libri in cui perderti, in cui riconoscerti, su cui sognare e piangere. Più libri da divorare ma poi giungere alla fine e sentirti un po' sola, come quando si perde un amico, perché quelli saranno i libri che ti cambieranno. E te ne auguro altri dalle pagine vuote che dovrai riempire tu stessa, perché il destino sono le parole nere che scriviamo su quel foglio bianco che è la vita e ne siamo noi gli unici autori. Ti auguro di amare fino a perderti in quell'amore, ma non di perdere la parte più importante di te, perché ti potrà sempre servire un giorno. Ti auguro poesie, fiori e tanta tanta cioccolata. Abbracci sinceri, nuove serie tv da guardare fino le quattro del mattino e risate fino alle lacrime, birre con gli amici di una vita, falò sotto le stelle e di cantare a squarciagola mentre la gente si gira a guardarvi come foste pazzi, ed invece, i pazzi sono loro perché credono davvero di aver capito come si vive la vita. Ti auguro progetti da terminare e altri da iniziare, sempre nuovi e sempre con entusiasmo. Ti auguro di riconoscere sempre per chi vale la pena lottare, e depositate le armi quando ti trovi a combattere contro i mulini a vento. Il tuo tempo è prezioso ed anche la tua persona, non puoi sprecarli per chiunque o per qualunque cosa. Ti auguro un 2018 con tutto ciò che vuoi trovarci dentro e per tutto ciò che non vuoi più ti auguro un paio di forbici sempre a portata di mano.