Scritto da: MaryRosa Amico
Auguri a tutti i Nonni che abitano in cielo, ma vicini, sempre ai nostri cuori. Auguri a voi, Nonni, che siete i nostri angeli e vegliate su di noi, in cielo come in terra con amore.
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Auguri a tutti i Nonni che abitano in cielo, ma vicini, sempre ai nostri cuori. Auguri a voi, Nonni, che siete i nostri angeli e vegliate su di noi, in cielo come in terra con amore.
Con una donna non devi farci sesso, devi farci l'amore. Devi farle vibrare l'anima, sfiorando i suoi più intimi pensieri. Tutti gli uomini sono in grado di riempire un vuoto, ma fare l'amore con l'anima significa farlo con ogni parte di noi. Con tutti i sensi.
La persona, all'apparenza calma, è come l'acqua cheta. Scorre lentamente e va dritta all'obbiettivo. Costante e perseverante, passa inosservata, fino a consumare la roccia. Ma quando viene agitata è sempre un fiume in perenne piena; cede all'impeto, rompe gli argini, ed esonda facendo danni.
Non si dovrebbe mai, dico mai, offendere, o deridere una persona sull'aspetto fisico. Ci sono individui che appaiono belli, ma quello che hanno dentro favorisce il sordido, il malsano. Non gli resta che l'arma dell'insulto.
Non si può rendere lieve o sopportabile un dolore. Quando qualcuno ci ferisce, fisicamente o moralmente, causa una lesione permanente. Una ferita silente nell'anima. E così ci si perde nei rancori ostili. L'astio è un sentimento che avvelena. È arrivato il momento di trasformare il rancore in perdono, per non essere come coloro che ci hanno ferito.
Non preoccupatevi se in spiaggia qualcuno vi criticherà per il vostro fisico paffuto. Nonostante gli sguardi indiscreti, frasi impertinenti, siate fieri del vostro corpo. Tuffatevi fra le onde, è leggeri, lasciatevi cullare. Sentitevi nel vostro diritto di non cambiare nulla, nemmeno un ruga.
La vita è beffarda, bugiarda, mascherata, una commedia continua. Gente costretta a recitare lo stesso personaggio, anche di fronte a se stessi. Perché mostrarsi per ciò che siamo, richiede non poco coraggio. Pochi osano ribellarsi. Molti preferiscono indossare la maschera dell'ipocrisia, e alcune volte è impossibile cambiarli. C'è crisi d'identità, è il prezzo che si paga per non essere stati capaci di restare diversi, ma autentici.
Mi vien voglia di cambiare razza, di abdicare dal genere umano. Gente arida, cinica, egoista. Diatribe, prevaricazioni, una lotta continua. E in questo circo chiamato vita, c'è chi in silenzio si costruisce zattere di salvezza per non affondare e annegare nei pregiudizi altrui. Liberiamoci dalle parole che sono morsi a denti stretti, sgombriamo la mente e concentriamoci sulla nostra vita e su noi stessi.
Mai aprire una controversia con persone che non hanno diversità di vedute: la polemica spesso è condotta per il gusto di contraddire gli altri. Guai a sprecare fiato, tempo, per chi non rispetta il pensiero altrui. Chi è capace di interloquire in modo ragionevole con qualcuno è sempre aperto civilmente ad un confronto.
Non rimandate nulla a domani; potrebbe essere tardi. Non aspettate il momento giusto, non lo è mai, e il rimorso è doloroso, ti resta addosso tutta la vita. A che serve recriminare? A che serve se per orgoglio, per un errore, o per un parola di troppo avere dei rimpianti: le lacrime, dopo, non le puoi soffocare e di fronte alla morte siamo tutti impotenti. Se dovete delle scuse, o volete bene a qualcuno: diteglielo a ogni ora del giorno, anche a costo di rimanere senza fiato.