Il mondo cambia e con soggezione la vita continua. E noi non ce ne accorgiamo nemmeno a ciò che a lungo si era dato per scontato: la salute. E come i pesci rossi, in un vasetto rotondo di vetro, conduciamo la nostra esistenza costringendoci a vivere dentro un ampolla, in prigione; perché l'uomo non ha saputo arrestare il proprio sviluppo, distruggendo se stesso e la terra.
C'è anche la dignità del lamento davanti alla scomparsa prematura di un caro. Una perdita inaccettabile, poiché è questo ciò che accade: ci sentiamo derubati, narcotizzati e spettatori indifesi di un dolore lancinante, un inferno personale.
Non guardatemi con disgusto, con ribrezzo, perché voi ci vedete diversi. Vi sbagliate: io vi vedo. Vedo quelli come voi che ci guardano, stupidamente, con disprezzo. Guardatemi negli occhi, con amore e vedrete quel che sono: un essere umano.
Ho perso molti treni lungo il tragitto, persone comprese. Caso o sfortuna, non lo so. Però di una cosa sono certa, quello più importante mi sta aspettando sul binario giusto e non importa dove sia diretto.
Non permettere più a nessuno di ferirti l'anima. È un luogo solo per pochi; solo per chi con onestà sa entrarci con classe, senza lasciare in disordine, con la sue menzogne il cuore.
Sono quella che regala arcobaleni nonostante gli acquazzoni della vita. La grandezza non è in me, e non mi aspetto un riconoscimento per ciò che ho fatto, nonostante io non abbia avuto nessun incentivo dalla vita. Addosso, mi è rimasto tutto ciò che ho dato con amore, nel mezzo, ho lasciato una finestra aperta al cielo con vista speranza.
Vogliamo essere custodite, non seppellite, essere protette, non celebrate l'8 Marzo. Ecco cosa dovrebbe fare il mondo per la donna: rispettarla dalle discriminazioni e dalle violenze. Che non venga dimenticata, ma ricordata, costantemente, la lotta, il valore, il coraggio, la memoria di ogni donna.
Ci insegnano a non accettare caramelle dagli sconosciuti, perché non li conosciamo, ma permettiamo a chi dice di amarci, di violentarci l'anima. E allora si preferisce subire, in silenzio, con una lama nel fianco, finché non sopraggiunge la morte.
Non importa quanto tu sia brava ad usare il tuo cuore. Nonostante tu sia fatta di carne, non lo rispetteranno allo stesso modo. E così concedi a un mondo disimpegnato un cuore di latta.