Si dice che il cuore sia un muscolo, che in lui non ci siano ragionamenti, solo sentimenti e lo segua chi è istintivo, testardo, impavido. Dicono: è un muscolo, come li può contenere? Non pesa molto ed è ovale, fosse tondo come il mondo capirei, lui è grande e c'è posto per tutti ma il cuore no, non è per tutti. Nulla di più sbagliato, se non ci fosse cuore nel mondo cesserebbe d'esistere, e con esso anche chi il cuore non ce l'ha messo.
Ordunque miei cari signori se voi sapeste, con quanta maestria e destrezza vi si può ingannare non vi meravigliereste nel costatarlo. E con quanta voracità vi gettate dal dirupo per infossarvi in buco che non è quello giusto? Molti di voi miei cari signori. Orbene, dannarvi a che serve se a letto c'eran serpenti? Per colpa o discolpa ad onor vostro vi dirò: ebeti incompetenti, se di vostro qualcosa è rimasto, legatolo con nastro.
La vera disabilità non è quella fisica, forse in parte sì. Ma c'è una forza innata dentro di noi che ci spinge a lottare oltre ogni limite consentito dalla vita. E se in te, c'è quella forza, quell'ostacolo lo salti e ti volti a guardare quanto sei stato grande nel farlo, e fiero di avercela fatta. A volte siamo noi che ci poniamo dei limiti perché abbiamo poca fiducia in noi stessi, invece la vita va presa di petto, si affronta anche quando ci piega e poi ci spezza.
Non sono quel tipo di donna che si accontenta del mezzo bicchiere. Le mezze misure, non fanno parte del mio stile di vivere. Il bicchiere, il mio, lo voglio sempre pieno, gli assaggi li lascio a chi si accontenta. Ed io, non sono una donna accomodante.
Ho vinto, ho vinto quando ho capito che, se non avessi mollato e non mi fossi arresa, non avrei avuto più rispetto per me stessa. L'ho fatto, ho lasciato andare tutto quello che creava dolore e ledeva la dignità del mio essere donna. E così alla fine, me ne sono andata.
Cappuccetto rosso non temere il lupo nel bosco. Non sarai lui a ferirti o mangiare, ma quelli intorno a te, quelli che guardandoti dritta negli occhi dicono: di tenerci che sono amici, veri amici. Cappuccetto rosso la favola non'è così è l'uomo che uccide il lupo, non viceversa, la cattiveria umana, l'egoismo, l'avidità, la prepotenza, la falsità, l'invidia, miete più vittime di quante né faccia un lupo nel bosco.
Distrattamente ho perso molte cose lasciandole qua e là. Erano oggetti, cose, alcune di valore ed altre no. Di te, non potrei dire: ti ho perso, non ti ho mai posseduto, non sei mai stato mio. No, non ti ho perso, non ci siamo mai trovati.
Nei momenti difficili, ricorda: io ci sono. Non posso prometterti che guarirai, non ho questo potere ma posso donarti tempo, il mio, per rendere più sopportabile quei giorni, quando il dolore si farà presente, pungente, più forte condividendolo con me. Ed uniti dall'ultimo tuo abbraccio, ti congedi da me, con un bacio.
Anche la compostezza si stanca di mantenere la posa. Sapete che c'è? C'è che, non devo e non voglio più essere legata a vincoli di serietà perché l'età, la maturità, ti costringe ad esserlo. Me ne frego, vivo come più mi piace il paradiso, mica è garantito a tutti, allora perché dovrei vivere da bigotta? Al diavolo le dicerie, e chi le dice.
Una donna può portarsi a letto un uomo e farlo impazzire, ma questo non basta per legarlo a sé. Ad un uomo, devi entrargli nella testa non in un letto. Perché una volta che avrà finito di te non resterà nulla, solo un effimera presenza. Una donna, deve essere capace di restare nei pensieri di un uomo, ed una volta dentro, basterà un profumo, una canzone, un luogo ed ecco che il suo ricordo si fa vivo, si fa carne e non importa quanto siano lontani o vicini sarà sempre lei il suo unico pensiero. Una donna, una vera donna un uomo, lo conquista in piedi non da sdraiata.