C'è stata una notte, lo ricordo che ho dormito veramente protetto dai miei angeli neri. Forse una delle prime notti insieme, abbracciati sentivo qualcosa, un odore o altro, mi risvegliai riposato, quasi rinato come se prima di allora non avessi fatto niente altro di più che chiudere gli occhi ma non il cuore. Forse ho sentito il tuo amore attraverso la mia pelle, forse mi è entrato dentro circondando il mio animo, isolandolo dal resto dei pensieri. Forse è quello che non sento più, per questo sono tornato a chiudere gli occhi. Per la prima volta quella notte forse mi sono sentito amare, e mi manca un casino.
Mi chiedevo quale fosse il senso dell'amare. Immagino, che se lo siano chiesto in tanti. Sto iniziando a chiedermi se il senso dell'amore sia un parallelo al senso della vita o se invece siano due rette leggermente inclinate, destinate o ad allontanarsi per sempre o a scontrarsi. Che ci sia bisogno di entrambi i sensi, come un perfetto equilibrio tra due pesi?. o forse è sufficiente scegliere una retta ed abbandonarsi ad essa. Chissà dove è la soluzione.
Sono di nuovo stanco di sentirmi in colpa. Per cio che non riesco ad essere come tu vuoi che io sia. Perfettamente inquadrato nei tuoi angoli, imposti da un mondo che è rotondo e che non smette mai di girare. Non serve che io lo percepisca, ci sei già te che lo urli. Spigoli che mi pungono ogni volta che perdo per un attimo l'equilibrio. Difficile da mantenere al buio e tra gli schiamazzi. Senza una corda di sicurezza la paura di sbagliare mi stritola rendendomi ancor più instabile. E io che non sono nato equilibrista, invece da bambino giocavo con le Lego ascoltando la musica. Cado, mi rompo e mi ricompongo finché posso, da solo, perché tanto il mondo non aspetta, e nemmeno tu che sei in quel cerchio pieno di regole, mi aspetti. Di tutto cio cosa mi faccia più male, ancora non l'ho capito tante sono le volte che sono caduto. O forse sono ancora dentro una caduta senza fine in attesa dello schianto.
Non mi riconosco o non mi ricordo chi sono Forse non l'ho mai saputo Chissà se ho capito o no Cosa volevo essere Chi ambisco Non ricordo più perché c'è nebbia e non vedo più l'inizio di questa cosa chiamata vita Non vedo più la fine Sono spariti tutti attorno Era pieno dove sono Solo mi sento rimasto Tutto è inverno attorno.
Ti guardo, ti cerco, ti sfioro, ti tocco, ti bacio. Gli occhi, un muro. La voce, una bugia. La bocca, un arma. Il corpo, la verità. Pensi che non me ne accorgo, pensi che non lo sappia.